{"video":[],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":117.2,"end":147.2},"art":"Vesuvio","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/af/Vesuvius_from_plane.jpg/250px-Vesuvius_from_plane.jpg\"></div><br><div>\n\n\n\n<p>Il <b>Vesuvio</b> è un vulcano esplosivo o effusivo in stato di quiescenza dal 1944, situato nel versante orientale della provincia di Napoli, nel territorio dell'omonimo parco nazionale istituito nel 1995. La sua altezza, al 2010, è di 1.281 m, sorge all'interno di una caldera di 4&nbsp;km di diametro. Quest'ultima rappresenta ciò che è rimasto dell'ex edificio vulcanico (Monte Somma) dopo la grande eruzione del 79 d.C., che determinò il crollo del fianco sud-orientale in corrispondenza del quale si è successivamente formato il cratere attuale. È attualmente l'unico vulcano di questo tipo attivo di tutta l'Europa continentale.</p>\n<p>È uno dei vulcani pericolosi più studiati al mondo; ciò è dovuto al fatto che sulle sue pendici abitano circa 800.000 persone e le conseguenze dell'eruzione sarebbero estremamente devastanti.</p>\n<p>Nel 1997 il Vesuvio è stato eletto dall'Unesco (con il vicino Miglio d'Oro) tra le riserve mondiali della biosfera.</p>\n<p>Nel 1999 l'attività sismica era in lieve aumento a causa di varie scosse di terremoto intorno alla magnitudo 3 che sono state avvertite dalla popolazione.</p>\n<p>Nel 2007 il Vesuvio è stato proposto alla selezione per eleggere le sette meraviglie del mondo naturale come <i>Bellezza naturale italiana</i>, non riuscendo però ad essere eletto dopo essere arrivato in finale.</p>\n<p>Nel 2013 è stata ampliata la \"zona rossa\" del Vesuvio che ora comprende 28 comuni vesuviani.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1191\nCPU time usage: 0.436 seconds\nReal time usage: 0.501 seconds\nPreprocessor visited node count: 1909/1000000\nPreprocessor generated node count: 14285/1500000\nPost‐expand include size: 20273/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2371/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 20/40\nExpensive parser function count: 4/500\nLua time usage: 0.038/10.000 seconds\nLua memory usage: 655 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Vesuvio\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Vesuvio"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":186.8,"end":216.8},"art":"Lichene","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>I <b>licheni</b> sono organismi simbiotici derivanti dall'associazione di due individui: un organismo autotrofo, un cianobatterio o un'alga, (per lo più una clorofita), e un fungo, in genere un ascomicete o un basidiomicete. Sono caratterizzati da un tallo e vengono classificati basandosi sulla tassonomia della specie fungina (nelle classificazioni precedenti facevano parte delle crittogame).</p>\n<p>I due simbionti convivono traendo reciproco vantaggio: il fungo, eterotrofo, sopravvive grazie ai composti organici prodotti dall’attività fotosintetica del cianobatterio o dell'alga, mentre quest’ultima riceve in cambio protezione, sali minerali ed acqua.</p>\n<p>L'evoluzione della lichenizzazione è probabilmente molto antica e non è avvenuta da un gruppo monofiletico di funghi lichenizzati. La lichenizzazione si è evoluta indipendentemente in numerosi gruppi, ipotesi avallata anche dai recenti studi molecolari.</p>\n<p>La vera natura simbiotica fu riconosciuta solo nel 1867 da Simon Schwendener.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1196\nCPU time usage: 0.560 seconds\nReal time usage: 0.731 seconds\nPreprocessor visited node count: 5632/1000000\nPreprocessor generated node count: 11995/1500000\nPost‐expand include size: 5883/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1813/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 7/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Lichene\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Lichene"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":239.8,"end":269.8},"art":"Vesuvianite","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e3/Vesuvianite_Asbestos.jpg/250px-Vesuvianite_Asbestos.jpg\"></div><br><div>\n\n<p>La <b>vesuvianite</b> o <b>vesuviana o idocrasio</b> è un minerale, un sorosilicato che cristallizza in rocce metamorfiche ricche di calcio. Esiste anche nelle varietà californite e ciprina.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1205\nCPU time usage: 0.136 seconds\nReal time usage: 0.166 seconds\nPreprocessor visited node count: 307/1000000\nPreprocessor generated node count: 2541/1500000\nPost‐expand include size: 5058/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1593/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Vesuvianite\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Vesuvianite"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":302.5,"end":332.5},"art":"Lacertilia","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Le <b>lucertole</b> (<b>Lacertilia</b> <span style=\"font-variant: small-caps\">Günther, 1867</span>), nei paesi di lingua latina e slava più noti come <b>Sauri</b> (Sauria), sono un sottordine di rettili appartenenti all'ordine Squamata.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1203\nCPU time usage: 0.168 seconds\nReal time usage: 0.195 seconds\nPreprocessor visited node count: 502/1000000\nPreprocessor generated node count: 6294/1500000\nPost‐expand include size: 6328/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1333/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Lacertilia\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Lacertilia"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":354.6,"end":384.6},"art":"Gheppio","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>I <b>gheppi</b> sono dei piccoli uccelli rapaci del genere <i>Falco</i>. Sono diffusi in tutti i continenti eccetto l'Antartide, e si distinguono per il modo di volteggiare con le loro eleganti ali a ventaglio mentre scrutano il suolo in cerca di preda. Tutti i maschi hanno piumaggio castano e grigio con macchie nere, mentre le femmine sono di color bruno-rossastro chiaro con striature nere.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1205\nCPU time usage: 0.048 seconds\nReal time usage: 0.062 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 4/1500000\nPost‐expand include size: 0/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Gheppio\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Gheppio"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":416.1,"end":446.1},"art":"Buteo buteo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La <b>poiana comune</b> (<i>Buteo buteo</i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758</span>), detta anche <b>bozzago</b>, <b>bozzagro</b>, <b>buzzago</b>, <b>buzzagro</b> o <b>abuzzago</b>, è un uccello rapace della famiglia Accipitridae, tipico dell'Europa. Ha una lunghezza tipica tra i 51 e i 57&nbsp;cm con una apertura alare dai 110 ai 130&nbsp;cm, rendendolo un predatore di medie dimensioni. Il suo habitat copre la maggior parte dell'Europa e si estende in Asia. Vive in tutte le zone tranne che in quelle più fredde.</p>\n<p>Preferisce i boschi, ma di solito caccia in territori aperti. Mangia soprattutto piccoli mammiferi e, talvolta, carogne di animali (necrofagia).</p>\n<p>Le poiane sono state in passato tra gli uccelli più cacciati e avvelenati in tutta la Gran Bretagna. Da qualche decennio stanno aumentando di numero e si stanno estendendo ad est dalle loro precedenti roccaforti occidentali.</p>\n<p>Generalmente non si spostano in stormi ma possono essere visti insieme durante una migrazione o in un buon habitat. Lo scrittore vittoriano William Crossing disse di aver visto gruppi di 15 o più in alcuni posti.</p>\n<p>Il richiamo è un querulo <i>pii-eeh</i>.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1122\nCPU time usage: 0.300 seconds\nReal time usage: 0.337 seconds\nPreprocessor visited node count: 480/1000000\nPreprocessor generated node count: 6133/1500000\nPost‐expand include size: 7400/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1198/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Buteo buteo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Buteo buteo"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":465.6,"end":495.6},"art":"Somma Vesuviana","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/c/cd/Somma_Vesuviana-Stemma.png/80px-Somma_Vesuviana-Stemma.png\"></div><br><div>\n<p><b>Somma Vesuviana</b> è un comune italiano di <span style=\"white-space:nowrap; display:inline-block\">34 405</span> abitanti della provincia di Napoli in Campania.</p>\n<p>Nel 2011 il comune ha richiesto il titolo di città, ottenuto poi nel 2012, con decreto del Presidente della Repubblica Italiana.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1131\nCPU time usage: 0.920 seconds\nReal time usage: 0.998 seconds\nPreprocessor visited node count: 3012/1000000\nPreprocessor generated node count: 21417/1500000\nPost‐expand include size: 27858/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3478/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 21/40\nExpensive parser function count: 7/500\nLua time usage: 0.157/10.000 seconds\nLua memory usage: 734 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Somma Vesuviana\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Somma Vesuviana"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":514.2,"end":544.2},"art":"Eruzione del Vesuvio del 79","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/00/Joseph_Wright_of_Derby_-_Vesuvius_from_Portici.jpg/260px-Joseph_Wright_of_Derby_-_Vesuvius_from_Portici.jpg\"></div><br><div>\n\n<p>L'<b>eruzione del Vesuvio del 79 d.C.</b> è il principale evento eruttivo verificatosi sul Vesuvio in epoca storica. L'eruzione, che ha profondamente modificato la morfologia del vulcano, ha provocato la distruzione delle città di Ercolano e Pompei, le cui rovine, rimaste sepolte sotto strati di pomici, sono state riportate alla luce a partire dal XVIII secolo.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1191\nCPU time usage: 0.088 seconds\nReal time usage: 0.111 seconds\nPreprocessor visited node count: 157/1000000\nPreprocessor generated node count: 1052/1500000\nPost‐expand include size: 2601/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1401/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 4/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Eruzione del Vesuvio del 79\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Eruzione del Vesuvio del 79"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":636.4,"end":666.4},"art":"Villa Campolieto","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/57/Ercolano_villa_Campolieto_010319_15.JPG/260px-Ercolano_villa_Campolieto_010319_15.JPG\"></div><br><div><p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n<p>La <b>villa Campolieto</b> è una villa vesuviana situata lungo il Miglio d'oro, nel comune di Ercolano.</p>\n<p>La villa sorge in posizione panoramica sul lato rivolto al mare dell'allora <i>strada regia per le Calabrie</i>, nel tratto divenuto poi noto come Miglio d'oro per la presenza di questa ed altre dimore nobiliari di epoca borbonica.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1116\nCPU time usage: 0.232 seconds\nReal time usage: 0.282 seconds\nPreprocessor visited node count: 544/1000000\nPreprocessor generated node count: 9064/1500000\nPost‐expand include size: 4633/2048000 bytes\nTemplate argument size: 610/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 14/40\nExpensive parser function count: 3/500\nLua time usage: 0.037/10.000 seconds\nLua memory usage: 505 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Villa Campolieto\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Villa Campolieto"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":718.6,"end":748.6},"art":"Eruzione del Vesuvio del 1944","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/e/e4/Eruzione_del_Vesuvio_del_1944.jpg/260px-Eruzione_del_Vesuvio_del_1944.jpg\"></div><br><div>\n\n<p>L'ultima eruzione del Vesuvio è datata al 1944, nel corso della seconda guerra mondiale. Il fenomeno eruttivo inizia tuttavia il 12 agosto 1943, con la fuoriuscita della lava che sgorga da una bocca posta al piede del conetto del vulcano. L'apertura di questa bocca causa il crollo del conetto stesso e così, si determina un aumento delle fuoriuscite divenendo vere e proprie esplosioni.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1207\nCPU time usage: 0.108 seconds\nReal time usage: 0.133 seconds\nPreprocessor visited node count: 199/1000000\nPreprocessor generated node count: 1194/1500000\nPost‐expand include size: 2425/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1085/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 9/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Eruzione del Vesuvio del 1944\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Eruzione del Vesuvio del 1944"},{"id":"wk-10","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":925.8,"end":955.8},"art":"Parco nazionale del Vesuvio","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/03/Flag_of_Italy.svg/20px-Flag_of_Italy.svg.png\"></div><br><div><p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n<p>Il <b>Parco nazionale del Vesuvio</b> è nato il 5 giugno 1995 per il grande interesse geologico, biologico e storico che il suo territorio rappresenta. Il parco si sviluppa attorno al vulcano Vesuvio e la sua sede è collocata nel comune di Ottaviano.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1201\nCPU time usage: 0.216 seconds\nReal time usage: 0.273 seconds\nPreprocessor visited node count: 627/1000000\nPreprocessor generated node count: 8408/1500000\nPost‐expand include size: 6283/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1464/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 14/40\nExpensive parser function count: 2/500\nLua time usage: 0.032/10.000 seconds\nLua memory usage: 505 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Parco nazionale del Vesuvio\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Parco nazionale del Vesuvio"},{"id":"wk-11","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1169.3,"end":1199.3},"art":"Alnus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p><i><b>Alnus</b></i> è un genere di piante della famiglia delle Betulaceae che comprende alcune specie comunemente note come <b>ontani</b>.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1118\nCPU time usage: 0.212 seconds\nReal time usage: 0.243 seconds\nPreprocessor visited node count: 409/1000000\nPreprocessor generated node count: 5298/1500000\nPost‐expand include size: 4222/2048000 bytes\nTemplate argument size: 718/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Alnus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Alnus"}]}

Tra incudine e martello

 

Le tue playlist

In questa area puoi vedere tutti i video che hai memorizzato e che ti sono piaciuti e puoi creare playlist personali.
Per accedere a questa area registrati.
Realizzato grazie al contributo del POR FESR Regione Lazio 2007-2013 – Asse I – Avviso Pubblico "Insieme x Vincere" – Prot. Domanda n.SVLAZ-SU-2012-1038 – Codice CUP n. F84E14000930007 e Avviso pubblico per la presentazione di progetti di innovazione delle micro e piccole imprese - Prot. FILAS-MI-2011-1343 del 3/8/2012 – CUP F87I1200233007
Sponsor