{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":145,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":765,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":1,"id":"vd-1","videoId":1},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":2092,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":2,"id":"vd-2","videoId":2},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":216,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":3,"id":"vd-3","videoId":3},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":2160,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":4,"id":"vd-4","videoId":4},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":2371,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":5,"id":"vd-5","videoId":5},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":602,"end":6995},"spot":null,"idx":6,"id":"vd-6","videoId":6},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":793,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":7,"id":"vd-7","videoId":7},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":796,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":8,"id":"vd-8","videoId":8},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":844,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":9,"id":"vd-9","videoId":9},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":896,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":10,"id":"vd-10","videoId":10},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1204,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":11,"id":"vd-11","videoId":11},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1252,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":12,"id":"vd-12","videoId":12},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":4020,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":13,"id":"vd-13","videoId":13},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":4020,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":14,"id":"vd-14","videoId":14},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":4020,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":15,"id":"vd-15","videoId":15},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":4020,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":16,"id":"vd-16","videoId":16},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":4020,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":17,"id":"vd-17","videoId":17},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":4020,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":18,"id":"vd-18","videoId":18},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":0,"end":6995.359637},"spot":null,"idx":19,"id":"vd-19","videoId":19}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":344.6,"end":374.6},"art":"Albert Kesselring","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0f/Bundesarchiv_Bild_183-R93434,_Albert_Kesselring.jpg/204px-Bundesarchiv_Bild_183-R93434,_Albert_Kesselring.jpg\"></div><br><div>\n<p><b>Albert Konrad Kesselring</b> (Marktsteft, 30 novembre 1885 – Bad Nauheim, 16 luglio 1960) è stato un generale tedesco con il grado di feldmaresciallo. Dopo aver prestato servizio in artiglieria durante la prima guerra mondiale, entrò a far parte della nuova Luftwaffe di cui fu uno dei principali organizzatori. Durante la seconda guerra mondiale comandò con notevole efficacia flotte aeree nel corso dell'invasione della Polonia, della Campagna di Francia, nella battaglia d'Inghilterra e dell'operazione Barbarossa. Durante queste campagne diresse una serie di incursioni aeree contro agglomerati urbani nemici.</p>\n<p>Nel novembre 1941 divenne comandante in capo tedesco dello scacchiere Sud ed ebbe il comando generale delle operazioni nel Mediterraneo, che includevano anche le operazioni in Nordafrica. Mentre la collaborazione con il generale Erwin Rommel fu spesso difficile, in generale seppe mantenere buoni rapporti con i dirigenti politico-militari italiani. Dall'estate 1943, e soprattutto dopo l'8 settembre 1943, assunse il comando supremo di tutte le forze tedesche in Italia e condusse con grande abilità la lunga campagna difensiva contro gli Alleati. Per la sua direzione militare in Italia è stato considerato da molti storici uno dei migliori generali tedeschi della seconda guerra mondiale. Verso la fine della guerra, dal marzo 1945, comandò le forze germaniche sul fronte occidentale senza poter evitare la resa finale.</p>\n<p>Kesslering mantenne il controllo dell'Italia occupata con grande durezza, represse il movimento di Resistenza e fu responsabile di numerosi crimini di guerra, per questo fu processato dagli Alleati e condannato a morte, sentenza poi commutata in ergastolo per intervento del governo britannico. Fu in seguito rilasciato nel 1952 senza aver mai rinnegato la sua lealtà ad Adolf Hitler. Pubblicò in seguito le sue memorie intitolate <i>Soldat bis zum letzten Tag</i> (Soldato sino all'ultimo giorno)</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1120\nCPU time usage: 0.215 seconds\nReal time usage: 0.258 seconds\nPreprocessor visited node count: 465/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 11466/2097152 bytes\nTemplate argument size: 3026/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 12/500\nLua time usage: 0.081/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.44 MB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 145.588 1 - -total\n 58.34% 84.940 1 - Template:Bio\n 41.57% 60.520 1 - Template:Infobox_militare\n 36.16% 52.651 1 - Template:Infobox\n 2.41% 3.512 1 - Template:Icona_forza_armata\n 1.79% 2.606 1 - Template:Str_left\n 1.51% 2.205 1 - Template:Cn2\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Albert Kesselring\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Albert Kesselring"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":384.6,"end":414.6},"art":"Adolf Hitler","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/10/Bundesarchiv_Bild_183-S33882,_Adolf_Hitler_retouched.jpg/225px-Bundesarchiv_Bild_183-S33882,_Adolf_Hitler_retouched.jpg\"></div><br><div>\n\n<p><b>Adolf Hitler</b> (Braunau am Inn, 20 aprile 1889 – Berlino, 30 aprile 1945) è stato un politico austriaco naturalizzato tedesco, Cancelliere del Reich dal 1933 e dittatore, col titolo di <i>Führer</i>, della Germania dal 1934 al 1945. Fu il capo del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi, nonché il principale ideatore del nazionalsocialismo.</p>\n<p>Hitler conquistò il potere cavalcando lo scontento e l'orgoglio ferito del popolo tedesco, a causa della sconfitta nella prima guerra mondiale e della grave crisi economica che affliggeva la Repubblica di Weimar. Sfruttando la sua abilità oratoria e l'insoddisfazione delle classi medie e dei disoccupati, presentò un manifesto politico intriso di nazionalismo, anticomunismo e antisemitismo, e dopo alterne vicende (fallito Putsch nel 1923, e conseguenti otto mesi di carcerazione, nei quali realizzò assieme a Rudolf Hess la sua più celebre opera autobiografica, il Mein Kampf) arrivò alla Cancelleria, nel gennaio del 1933.</p>\n<p>Nel 1934, dopo la morte del presidente Paul von Hindenburg, si attribuì per legge il titolo di <i>Führer</i> e Cancelliere del Reich, accentrando nelle sue mani i poteri dello Stato e instaurando un regime dittatoriale. Grazie a un possente ed efficace programma di ristrutturazione economica e riarmo militare, Hitler perseguì una politica estera estremamente aggressiva, volta principalmente a espandere il <i>Lebensraum</i> (spazio vitale) tedesco a spese delle popolazioni dell'Europa orientale. In un susseguirsi di atti di sfida alla comunità internazionale, giunse a invadere la Polonia il 1º settembre del 1939, provocando lo scoppio della seconda guerra mondiale. Sconfitto dagli eserciti Alleati, con le truppe sovietiche ormai entrate nella capitale tedesca, si suicidò nel suo bunker di Berlino il 30 aprile 1945 insieme alla compagna Eva Braun, che aveva sposato il giorno prima.</p>\n<p>Responsabile della morte di milioni di persone, Hitler fu propugnatore di una ideologia nazionalistica violentemente razzista, e fu autore di una politica di discriminazione e sterminio che colpì vari gruppi etnici, politici e sociali: etnie romanì, popolazioni slave aderenti al panslavismo, testimoni di Geova, omosessuali, prigionieri di guerra, comunisti, oppositori politici, disabili fisici e mentali, e in particolar modo gli ebrei. Segregati sin dal 1933 dalla vita sociale ed economica del Paese, gli ebrei e le altre minoranze furono oggetto dal 1941 di un piano d'internamento ed eliminazione totale noto con il nome di soluzione finale, al quale ci si è riferiti sin dall'immediato dopoguerra con il termine di <i>Shoah</i> od Olocausto. La parola genocidio fu coniata dall'ebreo polacco Raphael Lemkin in un'opera del 1944 sulle politiche di sterminio naziste.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1134\nCPU time usage: 0.339 seconds\nReal time usage: 0.390 seconds\nPreprocessor visited node count: 876/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 8908/2097152 bytes\nTemplate argument size: 2483/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 6/40\nExpensive parser function count: 13/500\nLua time usage: 0.144/10.000 seconds\nLua memory usage: 2.87 MB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 356.803 1 - -total\n 45.70% 163.065 1 - Template:Bio\n 11.32% 40.374 1 - Template:Cita_news\n 11.01% 39.286 1 - Template:Carica_pubblica\n 5.33% 19.029 10 - Template:Carica_pubblica/Carica\n 2.68% 9.561 1 - Template:Nota_disambigua\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Adolf Hitler\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Adolf Hitler"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":463,"end":493},"art":"Iprite","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2c/Gaz_moutarde_formule.png/120px-Gaz_moutarde_formule.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>tioetere del cloroetano</b>, più noto come <b>iprite</b>, è uno dei gas impiegati per la guerra chimica; è conosciuto anche come <b>gas mostarda</b> per il suo odore.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1122\nCached time: 20160201163010\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.193 seconds\nReal time usage: 0.231 seconds\nPreprocessor visited node count: 936/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 8943/2097152 bytes\nTemplate argument size: 1819/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.062/10.000 seconds\nLua memory usage: 2.25 MB/50 MB\nNumber of Wikibase entities loaded: 1-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 217.441 1 - -total\n 73.51% 159.846 1 - Template:Composto_chimico\n 24.59% 53.467 4 - Template:Wikidata\n 19.67% 42.771 3 - Template:Box_immagine\n 18.05% 39.256 2 - Template:Immagine_sinottico\n 15.08% 32.783 2 - Template:Min\n 13.58% 29.528 2 - Template:Cita_libro\n 12.73% 27.691 2 - Template:Str_prima\n 4.33% 9.424 6 - Template:Controllo_Wikidata\n 3.56% 7.749 1 - Template:CAS\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Iprite\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Iprite"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":463,"end":493},"art":"Motosilurante","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>Le <b>motosiluranti</b> (inglese: <b>M</b>otor <b>T</b>orpedo <b>B</b>oat o MTB) sono state delle piccole unità militari navali di attacco le cui caratteristiche erano la maneggevolezza e la velocità con cui si avvicinavano alle navi nemiche per il lancio di siluri. Prive di ogni protezione contro il fuoco nemico la loro principale arma di difesa era la velocità e manovrabilità soprattutto mentre si ritiravano), oltre alla silenziosità e alla difficoltà di individuarne la sagoma di notte o nella nebbia (nell'attacco a bassa velocità). Il loro dislocamento andava da 20 a 30 tonnellate, anche se esistevano piccole motosiluranti di circa 10 tonnellate, mentre quelle maggiori utilizzate dai tedeschi nella seconda guerra mondiale raggiungevano e superavano le 100 tonnellate a pieno carico. Anche i sovietici e i cinesi negli anni '50 produssero delle motosiluranti di grosse dimensioni, prossime alle 200 tonnellate e progettate per operare anche in mare aperto, mentre alla fine degli anni '30 la marina dell'URSS mise in produzione alcune MTB particolarmente veloci ma praticamente incapaci di tenere il mare in tempesta e, per lo scafo in leghe super-leggere, costrette ad essere ricoverate fuori dall'acqua salata quando non erano impegnate.</p>\n<p>I britannici e gli italiani hanno cominciato a sviluppare questo tipo di nave sin dall'inizio del ventesimo secolo. La MTB italiane erano denominate MAS (Motoscafo Armato Silurante), mentre quelle tedesche erano denominate schnellboote.</p>\n<p>Alcune di queste unità della Royal Navy come le Fairmile D potevano essere configurate sia come MGB <b>M</b>otor <b>G</b>un <b>B</b>oat che come motosiluranti o abbinare le due configurazioni. Questa caratteristica venne copiata da molte marine nel dopo guerra, tra cui quella italiana..</p>\n\n<p>Nella US Navy vennero utilizzate le PT Boat, acronimo di Patrol/Torpedo Boat, cioè Battello da Pattugliamento e Silurante; queste unità leggere vennero usate spesso nel Pacifico durante la seconda guerra mondiale in operazioni di pattugliamento e sbarramento, per esempio contro l'Espresso di Tokyo. Vennero soprannominate \"the mosquito fleet\" (flotta di zanzare) dagli americani mentre i giapponesi le chiamavano \"battelli del Diavolo\". Tra i comandanti di queste unità vi fu anche John Fitzgerald Kennedy. I PT boat oltre ad affondare diverse unità navali (militari o mercantili) avversarie furono impiegati per infiltrare od esfiltrare sabotatori e spie, trasportare rifornimenti e soccorsi a posizioni isolate di marines e fanti nelle isole del pacifico, recuperare piloti abbattuti e appoggiare operazioni di sbarco, tutti ruoli assunti, più o meno, dalle unità similari delle altre marine.</p>\n<p>Mentre la Regia Marina nella prima guerra mondiale produsse un grandissimo numero di MAS, ottenendo anche grandi successi (tra cui, ad esempio, l'affondamento di una nave da battaglia modernissima), il numero delle motosiluranti italiane nel secondo conflitto mondiale fu minore, inoltre i MAS italiani erano troppo piccoli, molto veloci (con scafo a spigolo), ma poco marini e pericolosi da impiegare con il mare molto mosso. Per questo motivo dopo il 1941 la Regia Marina incorporò e copiò le motosiluranti yugoslave catturate (prodotte all'inizio degli anni '30 in Germania, ed appartenenti alla classe S 7), come MS (moto siluranti). Le MS a differenza dei MAS avevano uno scafo ad U, erano leggermente più lente, ma più stabili, meglio armate (mitragliatrici e cannonicini anti aerei), con una superiore capacità di trasporto per le armi anti som (bombe di profondità) e, soprattutto, molto migliori in condizione di mare mosso. Proprio dalle MS vennero i maggiori affondamenti effettuati da questo tipo di unità dalla Regia Marina nel secondo conflitto mondiale, tra cui un incrociatore pesante da più di 10.000 tonnellate nelle acque del Canale di Sicilia, quando le motosiluranti MS 16 e MS 22 affondarono durante la Battaglia di mezzo agosto l'incrociatore leggero britannico Manchester che, con le sue 11.350 tonnellate a pieno carico, fu la nave da guerra di maggior dislocamento perduta ad opera di motosiluranti su tutti i teatri operativi della seconda guerra mondiale. Nel corso della stessa battaglia, il 13 agosto 1942 LA MS 11 affondò il piroscafo britannico <i>Glenorchy</i>.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1139\nCached time: 20160201163048\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.127 seconds\nReal time usage: 0.142 seconds\nPreprocessor visited node count: 4026/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 2193/2097152 bytes\nTemplate argument size: 662/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 2/500\nNumber of Wikibase entities loaded: 0-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 117.425 1 - Template:S\n100.00% 117.425 1 - -total\n 96.36% 113.149 1 - Template:Avviso\n 82.61% 97.003 3 - Template:Icona_argomento\n 6.38% 7.488 1 - Template:Categorie_avviso\n 2.23% 2.621 1 - Template:Argomenti_avviso\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Motosilurante\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Motosilurante"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":783,"end":843},"art":"Messerschmitt Me 410","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a5/Messerschmitt_Me_410_(3444884769).jpg/280px-Messerschmitt_Me_410_(3444884769).jpg\"></div><br><div>\n<p>Il <b>Messerschmitt Me 410 <i>Hornisse</i></b> (in italiano \"calabrone\") era uno Zerstörer (uno specifico tipo di caccia pesante) bimotore ad ala bassa prodotto dall'azienda tedesca Messerschmitt nei primi anni quaranta.</p>\n<p>Era uno sviluppo ulteriore del Me 210, a sua volta nato come successore del Bf 110. Dotato di due motori Daimler-Benz DB 603 da 1&nbsp;750 CV, venne impiegato in diversi ruoli e su diversi fronti dalla Luftwaffe, nel corso della seconda guerra mondiale.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1136\nCached time: 20160201163030\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.152 seconds\nReal time usage: 0.172 seconds\nPreprocessor visited node count: 911/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 14679/2097152 bytes\nTemplate argument size: 2506/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 9/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.036/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.05 MB/50 MB\nNumber of Wikibase entities loaded: 0-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 153.119 1 - -total\n 58.75% 89.957 1 - Template:Infobox_aeromobile\n 51.25% 78.481 1 - Template:Infobox\n 17.46% 26.728 1 - Template:Cita_libro\n 9.23% 14.136 2 - Template:Bandiera\n 3.22% 4.932 10 - Template:Naz/DEU_1933-1945\n 2.40% 3.671 3 - Template:Infobox_aeromobile/colore\n 1.75% 2.683 1 - Template:Str_left\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Messerschmitt Me 410\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Messerschmitt Me 410"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":870.6,"end":900.6},"art":"Liberty (navi trasporto)","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/49/SS_John_W_Brown.jpg/300px-SS_John_W_Brown.jpg\"></div><br><div>\n\n<p>Le navi da trasporto <b>classe Liberty</b>, di realizzazione americana, sono state le principali navi logistiche dell'intera storia della marina militare. Esse hanno rappresentato un modello di nave da trasporto \"unificata\", che ha visto la realizzazione di un gran numero di vascelli, che sono risultati decisivi, nonostante la loro apparenza poco bellicosa, nel vincere la seconda guerra mondiale da parte Alleata. Nonostante il concetto di progetto \"unificato\" esse erano dotate di rifiniture di vario livello, in base alle possibilità di approvvigionamento, ai cantieri e ad altre contingenze, che spesso comportarono la realizzazione o la modifica <i>ad hoc</i> di navi in versioni speciali.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1126\nCPU time usage: 0.157 seconds\nReal time usage: 0.186 seconds\nPreprocessor visited node count: 1261/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 15961/2097152 bytes\nTemplate argument size: 2453/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 3/500\nLua time usage: 0.015/10.000 seconds\nLua memory usage: 537 KB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 112.566 1 - -total\n 77.88% 87.671 1 - Template:Infobox_nave\n 65.14% 73.328 1 - Template:Infobox\n 22.02% 24.782 1 - Template:NN\n 18.10% 20.376 1 - Template:Avviso\n 14.59% 16.421 2 - Template:Insegna_navale\n 7.83% 8.809 1 - Template:Categorie_avviso\n 3.97% 4.467 1 - Template:Nave\n 3.18% 3.574 1 - Template:Icona_lavoro\n 3.11% 3.500 6 - Template:Str_left\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Liberty (navi trasporto)\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Liberty (navi trasporto)"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":997.2,"end":1027.2},"art":"Junkers Ju 88","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f4/Bundesarchiv_Bild_101I-417-1766-03A,_Flugzeug_Junkers_Ju_88.jpg/280px-Bundesarchiv_Bild_101I-417-1766-03A,_Flugzeug_Junkers_Ju_88.jpg\"></div><br><div>\n<p>Lo <b>Junkers Ju 88</b> era un bombardiere multiruolo bimotore ad ala bassa prodotto dall'azienda tedesca Junkers GmbH dalla metà degli anni trenta. Fu una delle colonne della Luftwaffe. Venne, infatti, impiegato come bombardiere, caccia notturno, zerstörer, ricognitore, bombardiere in picchiata, aereo da attacco al suolo ed aerosilurante. È stato il velivolo più versatile dell'aeronautica tedesca e, secondo alcuni, di tutte le forze aeree coinvolte nella seconda guerra mondiale. Le linee di produzione rimasero in funzione ininterrottamente dal 1936 al 1945 e un totale di oltre 16.000 velivoli vennero costruiti in dozzine di versioni. Durante tutto questo periodo, la struttura di base dell'aereo rimase praticamente identica a riprova della eccezionale validità del progetto originario. </p>\n<p>Il più diffuso ed uno dei più efficaci bombardieri assegnati alla Luftwaffe durante il conflitto, lo Ju 88 era stato progettato, come uniformemente richiesto ai velivoli assegnati a quel ruolo dal Reichsluftfahrtministerium (RLM), per avere capacità di bombardamento a tuffo, come il suo predecessore Ju 87, ma il peso complessivo, in questo caso molto più elevato, poneva dei non trascurabili problemi di integrità strutturale. Il problema venne risolto modificando l'approccio tattico all'obiettivo limitando a 60 gradi l'angolo di picchiata. In seguito, con lo sviluppo di successive versioni, lo Ju 88 si dimostrò aereo adattabile, bombardiere medio, ricognitore, caccia notturno, aerosilurante, con prestazioni tra i 460 e i 620 km/h.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1231\nCPU time usage: 0.104 seconds\nReal time usage: 0.131 seconds\nPreprocessor visited node count: 1092/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 16247/2097152 bytes\nTemplate argument size: 3152/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 9/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.011/10.000 seconds\nLua memory usage: 628 KB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 58.681 1 - Template:Infobox_aeromobile\n100.00% 58.681 1 - -total\n 85.19% 49.992 1 - Template:Infobox\n 19.08% 11.194 4 - Template:Bandiera\n 4.35% 2.553 10 - Template:Naz/DEU_1933-1945\n 3.54% 2.078 5 - Template:Naz/ESP_1939-1945\n 3.47% 2.039 3 - Template:Infobox_aeromobile/colore\n 3.37% 1.975 5 - Template:Naz/FIN\n 3.15% 1.849 1 - Template:Str_left\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Junkers Ju 88\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Junkers Ju 88"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1100.7,"end":1130.7},"art":"Chaff","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>Il <i><b>chaff</b></i> (<i>crusca</i> in inglese) è una contromisura per confondere i radar ed è una tecnica di Electronic Attack (EA) passivo. Consiste nella dispersione di una nuvola di materiale radar-riflettente (in tempi recenti alluminio o fibra di vetro), la quale genera delle eco che interferiscono con il funzionamento dei radar. Viene chiamato anche <i><b>Window</b></i> o <i><b>Düppel</b></i>, quando vengono utilizzate la denominazione storica originale rispettivamente britannica o tedesca.</p>\n<p>Le forze armate moderne utilizzano il <i>chaff</i> principalmente per due ragioni:</p>\n\n<p>La maggior parte degli aeromobili militari e delle navi moderne hanno dispositivi per il lancio del <i>chaff</i>. I missili balistici intercontinentali moderni solitamente si suddividono in testate multiple e disperdono una grande quantità di inganni radar e chaff durante la parte intermedia della loro traiettoria.</p>\n<p>Il <i>chaff</i> può essere usato da un aereo anche come segnale di emergenza in caso di avaria alle comunicazioni. Il segnale convenzionale di emergenza consiste nel rilascio di chaff ogni due minuti.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1115\nCPU time usage: 0.054 seconds\nReal time usage: 0.062 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 0/2097152 bytes\nTemplate argument size: 0/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 0.000 1 - -total\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Chaff\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Chaff"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":2167.3,"end":2197.3},"art":"Dwight D. Eisenhower","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/50/Dwight_D._Eisenhower,_official_Presidential_portrait.jpg/225px-Dwight_D._Eisenhower,_official_Presidential_portrait.jpg\"></div><br><div>\n\n<p><b>Dwight David \"Ike\" Eisenhower</b> (Denison, 14 ottobre 1890 – Washington, 28 marzo 1969) è stato un generale e politico statunitense. Ufficiale preparato e capace, dopo una brillante carriera nello stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti venne inviato nel 1942 in Gran Bretagna a capo delle truppe statunitensi destinate a partecipare alla seconda guerra mondiale.</p>\n<p>Comandante in capo delle forze Alleate prima nel teatro del Mediterraneo nel 1942-1943 e quindi dal 1944 in Europa, dimostrò capacità militari e politico-diplomatiche, svolgendo un ruolo fondamentale di direzione e coordinamento degli eserciti alleati impegnati contro il Terzo Reich. Promosso il 20 dicembre 1944 a General of the Army, dopo la guerra intraprese la carriera politica e fu dal 1953 al 1961 il 34º presidente degli Stati Uniti d'America.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1225\nCPU time usage: 0.175 seconds\nReal time usage: 0.225 seconds\nPreprocessor visited node count: 1369/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 15866/2097152 bytes\nTemplate argument size: 3554/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 13/500\nLua time usage: 0.073/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.83 MB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 164.185 1 - -total\n 52.82% 86.724 1 - Template:Bio\n 31.89% 52.355 1 - Template:Infobox_militare\n 26.72% 43.871 1 - Template:Infobox\n 15.15% 24.882 1 - Template:Carica_pubblica\n 9.28% 15.232 10 - Template:Carica_pubblica/Carica\n 5.69% 9.341 1 - Template:USA\n 4.50% 7.387 1 - Template:Bandiera\n 1.49% 2.444 8 - Template:Naz/USA\n 1.00% 1.643 1 - Template:Cn2\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Dwight D. Eisenhower\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Dwight D. Eisenhower"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":3531.1,"end":3561.1},"art":"Winston Churchill","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3d/Winston_Churchill_cph.3a49758.jpg/225px-Winston_Churchill_cph.3a49758.jpg\"></div><br><div>\n\n\n\n<p>Sir <b>Winston Leonard Spencer Churchill</b> (Woodstock, 30 novembre 1874 – Londra, 24 gennaio 1965) è stato un politico, storico e giornalista britannico.</p>\n<p>Conosciuto principalmente per aver guidato la Gran Bretagna durante la seconda guerra mondiale, è stato primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 e successivamente dal 1951 al 1955. Noto statista, oratore e stratega, Churchill fu inoltre un ufficiale dell'esercito britannico. Autore prolifico, vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1953 per i suoi scritti storici.</p>\n<p>Durante la sua carriera nell'esercito, Churchill combatté con il corpo di spedizione chiamato Malakand Field Force nella battaglia di Omdurman in Sudan e durante la seconda guerra boera in Sudafrica. In questo periodo riuscì inoltre a raggiungere la fama come corrispondente di guerra.</p>\n<p>Sulla scena politica per quasi sessant'anni, ricoprì numerose cariche politiche e di governo. Nei primi anni del Novecento, durante i governi liberali, fu a capo del Ministero per il commercio e l'industria (<i>Board of Trade</i>) e Segretario di Stato per gli Affari interni (<i>Home Secretary</i>).</p>\n<p>Durante la prima guerra mondiale fu Primo Lord dell'Ammiragliato e Ministro delle Munizioni (il ministero che sovrintendeva alla produzione bellica). Combatté anche con l'esercito sul fronte occidentale e comandò il <i>6th Battalion of the Royal Scots Fusiliers</i>. Nel periodo tra le due guerre fu Ministro della Guerra e dell'Aviazione, Ministro delle Colonie e Cancelliere dello Scacchiere (il Ministro delle Finanze britannico).</p>\n<p>Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, Churchill fu nominato Primo Lord dell'Ammiragliato. Successivamente in seguito alle dimissioni di Neville Chamberlain il 10 maggio 1940, divenne Primo ministro e guidò la Gran Bretagna alla vittoria contro le Potenze dell'Asse. I suoi discorsi furono di grande ispirazione alle forze alleate impegnate in combattimento. Dopo la sconfitta alle elezioni del 1945, Churchill divenne leader dell'opposizione. Nel 1951 divenne nuovamente Primo Ministro fino al ritiro definitivo dalla scena politica nel 1955. Alla sua morte la Regina gli concesse gli onori del funerale di stato, al quale parteciparono un gran numero di statisti.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1203\nCPU time usage: 0.228 seconds\nReal time usage: 0.274 seconds\nPreprocessor visited node count: 1160/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 14469/2097152 bytes\nTemplate argument size: 5356/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 19/500\nLua time usage: 0.078/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.93 MB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 165.839 1 - -total\n 69.22% 114.795 1 - Template:Bio\n 15.48% 25.678 1 - Template:Carica_pubblica\n 12.86% 21.321 1 - Template:F\n 11.36% 18.844 1 - Template:Avviso\n 8.90% 14.764 10 - Template:Carica_pubblica/Carica\n 5.29% 8.773 1 - Template:Categorie_avviso\n 2.65% 4.389 1 - Template:Premio\n 2.24% 3.710 1 - Template:Nota_disambigua\n 1.84% 3.056 1 - Template:Argomenti_avviso\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Winston Churchill\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Winston Churchill"},{"id":"wk-10","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":4084.5,"end":4114.5},"art":"Roger Fenton","lang":"it","wiki":"<div>\n<p><b>Roger Fenton</b> (Heywood, 20 marzo 1829 – Londra, 8 agosto 1869) è stato un fotografo inglese, nonché primo reporter di guerra nella storia della fotografia.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1201\nCPU time usage: 0.134 seconds\nReal time usage: 0.186 seconds\nPreprocessor visited node count: 35/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 1064/2097152 bytes\nTemplate argument size: 0/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 3/40\nExpensive parser function count: 12/500\nLua time usage: 0.069/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.58 MB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 115.997 1 - Template:Bio\n100.00% 115.997 1 - -total\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Roger Fenton\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Roger Fenton"},{"id":"wk-11","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":5011.2,"end":5041.2},"art":"Luigi Cadorna","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/30/Luigi_Cadorna_02.jpg/209px-Luigi_Cadorna_02.jpg\"></div><br><div>\n\n\n<p><b>Luigi Cadorna</b> (Pallanza, 4 settembre 1850 – Bordighera, 21 dicembre 1928) è stato un generale e politico italiano.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1221\nCached time: 20160203100751\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.104 seconds\nReal time usage: 0.136 seconds\nPreprocessor visited node count: 561/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 11196/2097152 bytes\nTemplate argument size: 1698/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 12/500\nLua time usage: 0.057/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.81 MB/50 MB\nNumber of Wikibase entities loaded: 1-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 110.706 1 - -total\n 61.96% 68.588 1 - Template:Bio\n 31.03% 34.357 1 - Template:Infobox_militare\n 26.83% 29.700 1 - Template:Infobox\n 3.92% 4.344 1 - Template:Membro_delle_istituzioni_italiane\n 2.86% 3.171 1 - Template:Citazione\n 2.17% 2.407 1 - Template:Icona_forza_armata\n 1.68% 1.862 1 - Template:Str_left\n 1.40% 1.550 1 - Template:Cn2\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Luigi Cadorna\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Luigi Cadorna","ind":"Porto di Bari, 70123 Bari, Italia"},{"id":"wk-12","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":5123.4,"end":5153.4},"art":"The Battle of San Pietro","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/63/Battle_of_San_Pietro.ogv/280px--Battle_of_San_Pietro.ogv.jpg\"></div><br><div>\n\n<p><i><b>The Battle of San Pietro</b></i> è un film documentario realizzato da John Huston per l'esercito americano nel 1943 ma presentato solo nel 1945, dedicato alla battaglia di San Pietro Infine, paese completamente distrutto durante la Campagna d'Italia nel corso della seconda guerra mondiale.</p>\n<p>Il film, estremamente realistico e crudo, inizialmente non fu presentato al grande pubblico per l'opposizione dell'esercito; in sua difesa si pronunciò tuttavia il generale George Marshall, che ne caldeggiò la distribuzione alle truppe, come documentario.</p>\n<p>Nel 1991 il film è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1233\nCPU time usage: 0.249 seconds\nReal time usage: 0.311 seconds\nPreprocessor visited node count: 6152/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 5908/2097152 bytes\nTemplate argument size: 1920/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 23/40\nExpensive parser function count: 3/500\nLua time usage: 0.077/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.44 MB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 298.881 1 - -total\n 39.92% 119.324 1 - Template:S\n 36.77% 109.900 1 - Template:Avviso\n 32.01% 95.681 1 - Template:Film\n 30.89% 92.313 3 - Template:Icona_argomento\n 20.29% 60.639 2 - Template:Film/Naz\n 19.40% 57.981 8 - Template:Str_dopo\n 14.03% 41.942 4 - Template:Scollega\n 10.35% 30.925 4 - Template:Str_prima\n 9.13% 27.295 1 - Template:Cita_web\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/The Battle of San Pietro\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"The Battle of San Pietro"},{"id":"wk-13","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":5172.6,"end":5202.6},"art":"Battaglia di Montecassino","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b9/Monte_Cassino.jpg/250px-Monte_Cassino.jpg\"></div><br><div><p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n\n\n<p>Con <b>battaglia di Montecassino</b> si fa riferimento ad una serie di quattro battaglie combattute, durante la campagna d'Italia nella seconda guerra mondiale.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1232\nCPU time usage: 0.180 seconds\nReal time usage: 0.239 seconds\nPreprocessor visited node count: 1481/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 47067/2097152 bytes\nTemplate argument size: 10051/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.037/10.000 seconds\nLua memory usage: 959 KB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 134.896 1 - -total\n 47.22% 63.694 1 - Template:Infobox_conflitto\n 38.72% 52.238 1 - Template:Infobox\n 30.18% 40.707 1 - Template:Coord\n 17.36% 23.416 1 - Template:Campagnabox_Campagna_d'Italia_(Seconda_guerra_mondiale)\n 16.59% 22.384 11 - Template:Bandiera\n 14.20% 19.149 2 - Template:Campagna\n 12.58% 16.964 2 - Template:Navbox\n 5.42% 7.310 1 - Template:DEU_1933-1945\n 5.05% 6.812 1 - Template:Campagnabox_Linea_Gotica\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia di Montecassino\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Battaglia di Montecassino"},{"id":"wk-14","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":5494.1,"end":5524.1},"art":"USS Panay incident","lang":"en","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/USS_Panay_sinking_after_Japanese_air_attack.jpg/300px-USS_Panay_sinking_after_Japanese_air_attack.jpg\"></div><br><div>\n\n<p>The <b>USS <i>Panay</i> incident</b> was a Japanese attack on the American gunboat <i>Panay</i> while she was anchored in the Yangtze River outside Nanking (now known as Nanjing), China on 12 December 1937. Japan and the United States were not at war at the time. The Japanese claimed that they did not see the American flags painted on the deck of the gunboat, apologized, and paid an indemnity. Nevertheless, the attack and the subsequent Allison incident in Nanking caused US opinion to turn against the Japanese. Fon Huffman, the last survivor of the incident, died in 2008.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1198\nCPU time usage: 0.191 seconds\nReal time usage: 0.268 seconds\nPreprocessor visited node count: 948/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 23420/2097152 bytes\nTemplate argument size: 1133/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 2/500\nLua time usage: 0.057/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.61 MB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 254.261 1 - -total\n 27.79% 70.661 1 - Template:Infobox_military_conflict\n 18.55% 47.164 1 - Template:Refimprove\n 17.10% 43.476 1 - Template:Ambox\n 16.06% 40.826 1 - Template:Use_dmy_dates\n 14.69% 37.344 1 - Template:Yangtze_Patrol\n 12.99% 33.020 1 - Template:Campaignbox\n 11.98% 30.448 1 - Template:Military_navigation\n 9.77% 24.840 1 - Template:Cite_news\n 9.72% 24.717 1 - Template:Navbox\n-->\n</div><a href=\"http://en.wikipedia.org/wiki/USS Panay incident\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"USS Panay incident"},{"id":"wk-15","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":6113.6,"end":6143.6},"art":"Guerra del Vietnam","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/1/11/VietnamMural-v1.jpg/250px-VietnamMural-v1.jpg\"></div><br><div>\n\n\n<p>La <b>guerra del Vietnam</b> (in inglese <i>Vietnam War</i>, in vietnamita <i>Chiến tranh Việt Nam</i>) fu il conflitto combattuto tra il 1960 (data di costituzione del Fronte di Liberazione Nazionale filo-comunista) e il 30 aprile 1975 (caduta di Saigon), prevalentemente nel territorio del Vietnam del Sud, tra le forze insurrezionali filo-comuniste, sorte in opposizione al governo autoritario filo-americano costituito nel Vietnam del Sud, e le forze governative di questo stato, creato nel 1954 dopo la Conferenza di Ginevra, successiva alla cosiddetta guerra d'Indocina contro l'occupazione coloniale francese (1945-1954).</p>\n<p>Il conflitto, iniziato in realtà fin dalla metà degli anni cinquanta con il primo manifestarsi di un'attività terroristica e di guerriglia in opposizione al governo sudvietnamita, vide il massiccio coinvolgimento diretto degli Stati Uniti d'America che incrementarono progressivamente le loro forze militari in aiuto al governo del Vietnam del Sud, fino a impegnare un enorme complesso di forze terrestri, aeree e navali dal 1965 al 1972, con un massimo di quasi 550&nbsp;000 soldati nel 1969. La potenza nord-americana non riuscì, nonostante questo spiegamento di forze, a conseguire la vittoria politico-militare, ma subì al contrario pesanti perdite, finendo per abbandonare al suo destino nel 1973 il governo di Saigon. In appoggio alle forze americane parteciparono al conflitto anche contingenti inviati dalla Corea del Sud, dalla Thailandia, dall'Australia, dalla Nuova Zelanda e dalle Filippine.</p>\n<p>Sull'altro versante intervenne direttamente in aiuto delle forze filo-comuniste dell'FLN (definite Viet Cong dalle autorità statunitensi e sudvietnamite) l'esercito regolare del Vietnam del Nord che infiltrò, a partire dal 1964, truppe sempre più numerose nel territorio del Vietnam del Sud, impegnandosi in duri combattimenti contro le forze statunitensi nel corso di offensive culminate nella campagna finale del 1975. Inoltre, la Cina e l'Unione Sovietica appoggiarono il Vietnam del Nord e le forze Viet Cong con continue e massicce forniture di armi e con il loro appoggio politico-diplomatico.</p>\n<p>La guerra del Vietnam non interessò soltanto il territorio del Vietnam del Sud, ma coinvolse progressivamente il Laos (ufficialmente neutrale, ma in realtà oggetto di operazioni belliche segrete statunitensi e di infiltrazioni continue di truppe nord-vietnamite) e la Cambogia, interessata massicciamente da attacchi aerei e terrestri americani (1969-1970) e infine invasa dalle forze nordvietnamite in appoggio alla guerriglia comunista dei Khmer rossi. Anche lo stesso Vietnam del Nord venne ripetutamente colpito da pesanti e continui bombardamenti aerei statunitensi (dal 1964 al 1968 e ancora nel 1972) sferrati per indebolire le capacità militari nordvietnamite e per frantumare la volontà politica del governo di Hanoi di continuare la lotta insurrezionale al sud.</p>\n<p>La guerra ebbe termine il 30 aprile 1975 con la caduta di Saigon, il crollo del governo del Vietnam del Sud e la riunificazione politica di tutto il territorio vietnamita sotto la dirigenza comunista di Hanoi. Gli Stati Uniti subirono la prima vera sconfitta politico-militare della loro storia e dovettero accettare il totale fallimento dei loro obiettivi politici e diplomatici.</p>\n<p>Nella storiografia vietnamita questo conflitto è conosciuto come \"guerra americana\" (in vietnamita <i>Chiến Tranh Chống Mỹ Cứu Nước</i>, letteralmente \"guerra contro gli americani per salvare la nazione\"), o anche come <i>Kháng Chiến Chống Mỹ</i> (\"guerra di resistenza contro gli americani\").</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1202\nCPU time usage: 0.564 seconds\nReal time usage: 0.651 seconds\nPreprocessor visited node count: 2262/1000000\nPreprocessor generated node count: 6809/1500000\nPost‐expand include size: 65075/2048000 bytes\nTemplate argument size: 15962/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.045/10.000 seconds\nLua memory usage: 2.05 MB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra del Vietnam\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Guerra del Vietnam"},{"id":"wk-16","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":6311.3,"end":6341.3},"art":"Guerra in Afghanistan (1979-1989)","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e0/Evstafiev-afghan-apc-passes-russian.jpg/300px-Evstafiev-afghan-apc-passes-russian.jpg\"></div><br><div>\n\n\n<p>La <b>guerra in Afghanistan del 1979-1989</b>, talvolta indicata anche come <b>guerra russo-afghana</b>, <b>invasione sovietica dell'Afghanistan</b> o <b>intervento sovietico in Afghanistan</b>, fu un conflitto intercorso tra il 24 dicembre 1979 ed il 15 febbraio 1989 nel territorio dell'Afghanistan, e che vide contrapposte le forze armate della Repubblica Democratica dell'Afghanistan (RDA), supportate da un massiccio contingente di truppe terrestri ed aeree dell'Unione Sovietica, e vari raggruppamenti di guerriglieri afghani collettivamente noti come <i>mujaheddin</i>, appoggiati materialmente e finanziariamente da un gran numero di nazioni estere; il conflitto viene considerato parte della guerra fredda nonché prima fase della più ampia guerra civile afghana.</p>\n<p>Il conflitto ebbe inizio con l'invasione del paese ad opera delle forze dell'Armata Rossa sovietica, intenzionate a deporre il presidente della RDA Hafizullah Amin per rimpiazzarlo con Babrak Karmal; l'intervento militare dell'URSS provocò una recrudescenza della guerriglia afghana contro il regime della RDA, già da tempo molto estesa nel paese: i combattenti <i>mujaheddin</i>, divisi in più schieramenti e partiti che mai nel corso del conflitto ebbero una guida unitaria, intrapresero quindi una lunga campagna di guerriglia a danno delle forze sovietico-afghane, spalleggiati in questo senso dagli armamenti, dai rifornimenti e dall'appoggio logistico fornito loro (in modo non ufficiale) da nazioni come gli Stati Uniti, il Pakistan, l'Iran, l'Arabia Saudita, la Cina ed il Regno Unito.</p>\n<p>Dopo più di nove anni di guerra, che provocarono vaste distruzioni all'Afghanistan nonché ampie perdite di vite civili, l'intervento sovietico nel conflitto ebbe termine con una ritirata generale delle proprie truppe conclusa il 15 febbraio 1989, dopo la firma degli accordi di Ginevra tra RDA e Pakistan; gli scontri tra <i>mujaheddin</i> e truppe governative proseguirono poi nell'ambito della guerra civile afghana, fino alla caduta del governo della RDA nell'aprile del 1992.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1192\nCPU time usage: 0.636 seconds\nReal time usage: 0.727 seconds\nPreprocessor visited node count: 2238/1000000\nPreprocessor generated node count: 5695/1500000\nPost‐expand include size: 48749/2048000 bytes\nTemplate argument size: 13057/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.056/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.42 MB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra in Afghanistan (1979-1989)\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Guerra in Afghanistan (1979-1989)"},{"id":"tx-17","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":0,"end":59},"title":"Documentario Aumentato","text":"<p>Documentario &quot;aumentato&quot;&nbsp;grazie al contributo del POR FESR Regione Lazio 2007-2013 &ndash; Asse I &ndash; Avviso Pubblico &ldquo;Insieme x Vincere &ndash; Prot. Domanda n. &nbsp;SVLAZ-SU-2012-1038 &nbsp;&ndash; Codice CUP n. F84E14000930007&quot;</p>\n\n<p><img alt=\"\" src=\"https://www.youdoc.it/sites/default/public/files/logo.JPG\" style=\"height:163px; width:822px\" /></p>\n"},{"id":"tx-18","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":6936,"end":6966},"title":"Documentario Aumentato","text":"<p>Documentario &quot;aumentato&quot;&nbsp;grazie al contributo del POR FESR Regione Lazio 2007-2013 &ndash; Asse I &ndash; Avviso Pubblico &ldquo;Insieme x Vincere &ndash; Prot. Domanda n. &nbsp;SVLAZ-SU-2012-1038 &nbsp;&ndash; Codice CUP n. F84E14000930007&quot;</p>\n\n<p><img alt=\"\" src=\"https://www.youdoc.it/sites/default/public/files/logo.JPG\" style=\"height:163px; width:822px\" /></p>\n"},{"id":"gm-19","pos":{"top":"5","left":"96"},"time":{"start":187.4,"end":217.4},"zoom":8,"mapType":"roadmap","ind":"Porto di Bari, 70123 Bari, Italia","loc":{"lat":"41.14","lng":"16.87"}}]}
thumbnail
Sorry, due to copyright restrictions this video is only available for Italy
 

Le tue playlist

In questa area puoi vedere tutti i video che hai memorizzato e che ti sono piaciuti e puoi creare playlist personali.
Per accedere a questa area registrati.
Realizzato grazie al contributo del POR FESR Regione Lazio 2007-2013 – Asse I – Avviso Pubblico "Insieme x Vincere" – Prot. Domanda n.SVLAZ-SU-2012-1038 – Codice CUP n. F84E14000930007 e Avviso pubblico per la presentazione di progetti di innovazione delle micro e piccole imprese - Prot. FILAS-MI-2011-1343 del 3/8/2012 – CUP F87I1200233007
Sponsor