{"video":[],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":60.7,"end":90.7},"art":"Acinonyx jubatus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>ghepardo</b> (<i><b>Acinonyx jubatus</b></i> <small>Schreber 1775</small>) è un mammifero carnivoro della famiglia dei Felidi. È l'unica specie vivente del genere <i>Acinonyx</i>.</p>\n<p>Un tempo diffuso in gran parte dell'Africa e dell'Asia, attualmente questo animale vive in popolazioni poco numerose e frammentate, spesso minacciate dalla pressione demografica della popolazione circostante.</p>\n<p>Pur essendo chiaramente un felide, come gatti e leoni, il ghepardo presenta numerosi tratti morfologici e comportamentali suoi propri che lo rendono uno dei membri più specializzati della famiglia; queste specializzazioni portarono gli studiosi a classificarlo in una sottofamiglia a sé stante, quella degli Acinonychinae, ma tale collocazione fu oggetto di dibattito fra gli studiosi, in quanto messa in discussione da recenti indagini a livello molecolare, che a loro volta hanno portato a classificare la sottofamiglia Acinonychinae come sinonimo della sottofamiglia Felinae facendovi rientrare direttamente anche il ghepardo.</p>\n<p>In particolare, i ghepardi hanno alcuni tratti che li rendono simili ai canidi: basti pensare alle lunghe zampe, con estremità strette e cilindriche ed unghie solo parzialmente retrattili, piuttosto che brevi e compatte e munite di artigli retrattili ed affilati come nella maggior parte degli altri felidi. Zampe del genere sono adatte ad uno stile di caccia basato sull'inseguimento di prede veloci e leggere, piuttosto che alla sopraffazione fisica di queste ultime. Anche il comportamento parzialmente sociale che possono mostrare questi animali (in particolare i maschi) si discosta dalle abitudini solitarie della maggior parte delle specie di felidi.</p>\n<p>La presenza di unghie non retrattili è all'origine del nome scientifico del genere: <i>Acinonyx</i>, infatti, deriva dalla combinazione delle parole greche antiche ἀκίνητος (<i>akínētos</i>), dal significato di \"immobile\", e ὄνυξ (<i>ónyx</i>), \"artiglio\". Il nome scientifico della specie, <i>jubatus</i>, deriva invece dal latino e significa \"portatore di criniera\", in riferimento al pelo che si presenta più lungo e folto a livello del collo e del dorso: questa caratteristica risulta particolarmente evidente nei cuccioli e negli esemplari giovani di ghepardo.<br>\nIl nome comune <i>ghepardo</i> pare invece avere origine piuttosto recente, essendo entrato nella lingua italiana soltanto nel 1874; esso deriva dall'italianizzazione del termine francese <i>guépard</i>, il quale a sua volta sembra però essere una storpiatura della parola italiana <i>gattopardo</i>, utilizzata come termine generico per descrivere un po' tutti i piccoli felini maculati ed in particolare il serval. Il suffisso <i>-pardo</i> deriva dal latino <i>pardus</i>, mutuato dal greco πάρδος (<i>párdos</i>), variante di πάρδαλις (<i>párdalis</i>) a sua volta imparentato con il sogdiano <i>pwrδnk</i> e stante ad indicare in modo generico un felino maculato di dimensioni medio-grandi: un tempo utilizzato come vocabolo a sé stante (basti pensare al \"pardo\" che il Petrarca utilizza come simbolo di eccezionale velocità), attualmente il vocabolo è considerato desueto, ma sopravvive tuttavia nei nomi di alcune specie di felini (gatto<i>pardo</i>, leo<i>pardo</i> e, per l'appunto, ghe<i>pardo</i>). Il termine francese per indicare questo animale è alla base del suo nome in un po' tutte le lingue europee, con l'eccezione dell'inglese dove il ghepardo è conosciuto col nome di <i>cheetah</i>, termine derivato dal sanscrito <i>citrakāyaḥ</i> (\"corpo maculato\") attraverso l'hindi चीता (<i>cītādal</i>, dal medesimo significato); il termine inglese è poi passato allo spagnolo e portoghese <i>chita</i>, dove coesiste con <i>guepardo</i>.</p>\n<p>Questo animale è universalmente noto per la sua eccezionale velocità: è infatti in grado di raggiungere una velocità che oscilla tra i 110 ed i 120&nbsp;km/h, di gran lunga la più elevata in assoluto fra gli animali terrestri. Tuttavia, l'animale è in grado di mantenere tale prodigiosa velocità solo per brevi distanze, poiché non è molto resistente.<br>\nOltre che nella velocità, il ghepardo è fenomenale anche nello scatto: è in grado di raggiungere i 100&nbsp;km/h da fermo in circa tre secondi, un tempo invidiabile perfino per la maggioranza delle <i>supercar</i>. Il record cronometrato di velocità è di 115,2&nbsp;km/h, registrato su un esemplare che aveva percorso 640 metri in 20 secondi.</p>\n<p>Il ghepardo, un tempo diffuso in un areale vastissimo che ricopriva gran parte del continente africano e buona parte di quello asiatico, ha subito una drastica riduzione numerica nel corso del XIX secolo, accompagnata (e per certi versi favorita) da una riduzione del proprio spazio vitale a causa della caccia e della distruzione dell'<i>habitat</i>. Oggi il ghepardo sopravvive solo in aree protette o poco antropizzate: se a ciò si aggiungono la naturale rarità di questi animali ed i problemi riproduttivi legati alla scarsa variabilità genetica, il futuro per la specie si prospetta abbastanza incerto.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1191\nCPU time usage: 0.276 seconds\nReal time usage: 0.317 seconds\nPreprocessor visited node count: 653/1000000\nPreprocessor generated node count: 6837/1500000\nPost‐expand include size: 8812/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1571/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Acinonyx jubatus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Acinonyx jubatus"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":112.8,"end":142.8},"art":"Gazzella","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Le <b>gazzelle</b> sono, in senso stretto, un gruppo di Bovidi della sottofamiglia degli Antilopini diffusi principalmente nelle regioni di savana e deserto dell'Africa e dell'Asia. Questo gruppo comprende 17 specie, suddivise in tre generi (<i>Eudorcas</i>, <i>Gazella</i> e <i>Nanger</i>). In un senso più ampio, comunque, vengono indicati come gazzelle tutti i membri della tribù degli Antilopini.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1143\nCPU time usage: 0.196 seconds\nReal time usage: 0.223 seconds\nPreprocessor visited node count: 404/1000000\nPreprocessor generated node count: 6015/1500000\nPost‐expand include size: 3688/2048000 bytes\nTemplate argument size: 582/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Gazzella\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Gazzella"}]}

L'alfabeto degli animali - Ghepardo

 

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