{"video":[],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":30.6,"end":60.6},"art":"Lepidoptera","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>I <b>Lepidotteri</b> (Lepidoptera <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758</span>) rappresentano un vasto ordine di Insetti olometaboli a cui appartengono più di 157.000 specie, note come farfalle e falene. Il nome fa riferimento alle piccole squame ovali che ricoprono le ali di questi insetti, disposte le une sulle altre, come gli embrici di un tetto, ma che all'occhio naturale sembrano un semplice pulviscolo; deriva dal greco antico λεπις (lepis): squama, scaglia e πτερόν (pteron): ala.</p>\n<p>La distinzione tra farfalle e falene non risponde a una classificazione scientifica tassonomica ma deriva dall'uso comune.</p>\n<p>In base a tale distinzione \"popolare\", alcuni autori del passato hanno proposto una distinzione tra Ropaloceri o \"Rhopalocera\" (farfalle) ed Eteroceri o \"Heterocera\" (falene) che però non è scientificamente accettata. La distinzione si basa sulla forma delle antenne. Nei ropaloceri le antenne sono clavate, cioè terminano con un rigonfiamento. Negli eteroceri le antenne possono avere diverse forme: bipettinate, filiformi, a bastoncello, etc.</p>\n<p>Nella classificazione moderna ai Ropaloceri corrispondono le superfamiglie Hesperioidea e Papilionoidea, mentre gli Eteroceri sono un gruppo eterogeneo privo di alcuna validità, essendo formato da superfamiglie anche molto lontane tra loro dal punto di vista evolutivo.</p>\n<p>Un'altra distinzione di comodo del passato è tra macrolepidotteri o “Macrolepidoptera” (che comprendono i ropaloceri e le famiglie di eteroceri di dimensioni maggiori) e microlepidotteri o “Microlepidoptera” (le famiglie con esemplari di dimensioni minori, a volte anche solo 2 mm di apertura alare, anche se alcuni sono in realtà più grandi). Le famiglie di eteroceri che non fanno parte dei microlepidotteri vengono talvolta indicate anche come macroeteroceri o “Macroheterocera”. Queste distinzioni, pur non essendo più ritenute valide, vengono talvolta ancora utilizzate dagli entomologi per ragioni pratiche, dato che corrispondono a differenze nei metodi di studio dei diversi gruppi.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1144\nCPU time usage: 0.224 seconds\nReal time usage: 0.254 seconds\nPreprocessor visited node count: 447/1000000\nPreprocessor generated node count: 6179/1500000\nPost‐expand include size: 6155/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1796/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Lepidoptera\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Lepidoptera"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":69.2,"end":99.2},"art":"Bombyx mori","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p><i><b>Bombyx mori</b></i> (<span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus</span>, 1758) è una specie di farfalla della famiglia Bombycidae. La sua larva, conosciuta come <b>baco da seta</b> ha una notevole importanza economica in quanto utilizzato nella produzione della seta. La sua dieta consiste esclusivamente di foglie di gelso. È originaria della Cina settentrionale.</p>\n<p>Il baco produce la seta in due ghiandole che sono collocate parallele all'interno del corpo. La seta è costituita da proteine raccolte nelle ghiandole, il baco la estrude da due aperture situate ai lati della bocca, i seritteri. La bava sottilissima a contatto con l'aria si solidifica e, guidata con movimenti ad otto della testa, si dispone in strati formando un bozzolo di seta grezza, costituito da un singolo filo continuo di seta di lunghezza variabile fra i 300 e i 900 metri. Il filo microscopicamente è formato da due proteine: due fili di fibroina paralleli ricoperti da sericina.<br>\nIl baco impiega 3-4 giorni per preparare il bozzolo formato da circa 20-30 strati concentrici costituiti da un unico filo ininterrotto dopodiché si trasformerà in crisalide e poi questa in farfalla.</p>\n\n\n<p>I bachi da seta hanno un notevole appetito: mangiano foglie di gelso giorno e notte, senza interruzione, e di conseguenza crescono rapidamente. Il loro pasto è interrotto solo quattro volte, le \"dormite\", in corrispondenza di altrettante mute. Le quattro mute suddividono la vita della larva in cinque cosiddette \"età\". Dopo la quarta muta (ovvero nella quinta età), il corpo del baco diventa giallastro, per la turgidità delle ghiandole della seta all'interno del corpo e la \"pelle\" più tesa; a questo punto, il baco è pronto per avvolgersi nel suo bozzolo di seta (in gergo si dice anche che il baco \"sale al bosco\", in quanto il bozzolo viene costruito attorno a rametti secchi). Prima della filatura del bozzolo la larva deve eliminare tutti i liquidi in eccesso e le feci che non possono essere contenute nel bozzolo, questo momento viene definito dagli allevatori \"purga\". A questo punto il baco che fino ad ora si è nutrito sulla foglia fornita dal bachicoltore su ripiani orizzontali, il \"letto\", inizia a cercare un luogo adatto alla filaturata verso l'alto, lontano dal letto di allevamento per cui diventa piuttosto mobile.</p>\n\n<p>Se la metamorfosi arriva a termine e il bruco si trasforma in falena, l'insetto adulto uscirà dal bozzolo forandolo, utilizzando un liquido e le zampe, rendendo il filo di seta che lo compone inutilizzabile. Di conseguenza, gli allevatori uccidono le crisalidi in appositi essiccatoi prima che questo avvenga. L'immersione in acqua bollente permette il dipanamento del filo di seta sciogliendo parzialmente lo strato proteico di sericina che avvolge il filo di seta. In alcune culture, la crisalide, estratta dal bozzolo, viene mangiata.</p>\n<p>Alcuni bozzoli vengono risparmiati per consentire la riproduzione del baco. La falena del baco da seta è incapace di volare e di cibarsi. Questa specie di insetto esiste ormai solo come risultato di una selezione esplicita da parte dell'uomo e ha presumibilmente perso gran parte delle sue caratteristiche originarie. Per esempio il bruco è incapace di sopravvivere in pieno campo su un gelso: il colore della sua pelle è bianco e manca del necessario mimetismo per cui è facile preda di animali.<br>\nCome per tutti gli animali allevati dall'uomo esistono moltissime \"razze\" di baco da seta. Allevato per millenni ogni paese votato alla bachicoltura ha creato peculiari razze con caratteristiche diverse per quantità di seta prodotta, diametro del filo, colore del bozzolo. Hanno produttività superiore le razze dette \"poliibrido\" giapponese selezionate in quel paese lo scorso secolo.</p>\n<p>A causa della sua lunga storia e della sua importanza economica, il genoma del baco da seta è stato oggetto di approfonditi studi da parte della scienza moderna.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1120\nCPU time usage: 0.300 seconds\nReal time usage: 0.341 seconds\nPreprocessor visited node count: 605/1000000\nPreprocessor generated node count: 6575/1500000\nPost‐expand include size: 10551/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2774/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Bombyx mori\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Bombyx mori"}]}

Focus in Italia - Lepidotteri

 

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