{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":713,"end":1090.64127},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0}],"contents":[{"id":"gm-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":55.9,"end":85.9},"zoom":4,"mapType":"roadmap","ind":"vindelfjallensnaturreservat, 920 66 Hemavan, Svezia","loc":{"lat":"66.00","lng":"15.55"},"art":"Sami"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":97.4,"end":127.4},"art":"Sami","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>I <b>sami</b> o, impropriamente, <b>lapponi</b> (<i>sámit</i> o <i>sápmelaš</i> in lingua autoctona) sono una popolazione indigena di circa 75.000 persone stanziata nella parte settentrionale della Fennoscandia, in un'area da loro chiamata <i>Sápmi</i>, che si estende dalla penisola di Kola fino alla Norvegia centrale includendo anche le regioni più settentrionali della Finlandia e Svezia, nella regione della Lapponia. I sami hanno la loro storia, lingua, cultura, attività professionali, modo di vivere e identità. Il <i>Sápmi</i> è diviso dalle frontiere di quattro stati: Norvegia (40.000 sami), Svezia (20.000), Finlandia (7.000) e Russia (2.000).<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1207\nCPU time usage: 0.096 seconds\nReal time usage: 0.118 seconds\nPreprocessor visited node count: 64/1000000\nPreprocessor generated node count: 509/1500000\nPost‐expand include size: 382/2048000 bytes\nTemplate argument size: 82/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 480 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Sami\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Sami"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":137.5,"end":167.5},"art":"Renna","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La <b>renna</b> (<i><b>Rangifer tarandus</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758</span>), nota anche come caribù in Nordamerica, è un Cervide delle regioni artiche e subartiche, con popolazioni sia stanziali che migratrici; è l'unica specie del genere <i>Rangifer</i> (<span style=\"font-variant: small-caps\">C. H. Smith, 1827</span>). Sebbene nel complesso sia piuttosto diffusa e numerosa, alcune delle sue sottospecie sono rare e una di esse si è già estinta.</p>\n<p>Le renne variano considerevolmente per colore e dimensione. I palchi sono presenti in entrambi i sessi, sebbene nei maschi siano generalmente più grandi. Esistono comunque anche delle popolazioni in cui le femmine sono completamente prive di palchi.</p>\n<p>La caccia alle renne selvatiche e l'allevamento di renne semi-domestiche (per la carne, il cuoio, i palchi, il latte e i trasporti) costituiscono attività molto importanti per alcune popolazioni artiche e subartiche. Perfino in zone lontane dal suo areale, la renna è ben conosciuta grazie alla tradizione, probabilmente originatasi nell'America degli inizi del XIX secolo, secondo la quale delle renne volanti trainerebbero la slitta di Babbo Natale, ormai divenuta da secoli uno dei tradizionali elementi natalizi. In Lapponia, le renne vengono ancora impiegate per trainare i <i>pulk</i>, le tradizionali slitte scandinave.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1208\nCPU time usage: 0.200 seconds\nReal time usage: 0.229 seconds\nPreprocessor visited node count: 569/1000000\nPreprocessor generated node count: 6673/1500000\nPost‐expand include size: 6486/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1073/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Rangifer tarandus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Rangifer tarandus"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":177.7,"end":207.7},"art":"Lichene","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>I <b>licheni</b> sono organismi simbiotici derivanti dall'associazione di due individui: un organismo autotrofo, un cianobatterio o un'alga, (per lo più una clorofita), e un fungo, in genere un ascomicete o un basidiomicete. Sono caratterizzati da un tallo e vengono classificati basandosi sulla tassonomia della specie fungina (nelle classificazioni precedenti facevano parte delle crittogame).</p>\n<p>I due simbionti convivono traendo reciproco vantaggio: il fungo, eterotrofo, sopravvive grazie ai composti organici prodotti dall’attività fotosintetica del cianobatterio o dell'alga, mentre quest’ultima riceve in cambio protezione, sali minerali ed acqua.</p>\n<p>L'evoluzione della lichenizzazione è probabilmente molto antica e non è avvenuta da un gruppo monofiletico di funghi lichenizzati. La lichenizzazione si è evoluta indipendentemente in numerosi gruppi, ipotesi avallata anche dai recenti studi molecolari.</p>\n<p>La vera natura simbiotica fu riconosciuta solo nel 1867 da Simon Schwendener.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1194\nCPU time usage: 0.616 seconds\nReal time usage: 0.650 seconds\nPreprocessor visited node count: 5441/1000000\nPreprocessor generated node count: 11489/1500000\nPost‐expand include size: 5713/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1812/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 7/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Lichene\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Lichene"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":416,"end":446},"art":"Lynx lynx","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p>La <b>lince europea</b> o <b>lince eurasiatica</b> (<i><b>Lynx lynx</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus</span>, 1758) è uno dei maggiori predatori delle foreste europee e siberiane. Presenta un colore giallo-scuro con macchie nere.</p>\n<p>Una volta questo felino era presente in tutta Europa. Dalla metà del XX secolo si è estinto in molti Paesi dell'Europa centrale e dell'Europa occidentale. <span title=\"\" style=\"background:#ffeaea; color:#444444\">Da poco si sono attuati numerosi progetti di reintroduzione</span>.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1198\nCPU time usage: 0.252 seconds\nReal time usage: 0.304 seconds\nPreprocessor visited node count: 690/1000000\nPreprocessor generated node count: 7639/1500000\nPost‐expand include size: 12388/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2853/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Lynx lynx\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Lynx lynx"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":485.1,"end":515.1},"art":"Gulo gulo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>Gulo gulo</b>, chiamato comunemente <b>volverina</b> o <b>ghiottone</b>, è un carnivoro del genere <i>Gulo</i>, appartenente alla famiglia dei mustelidi, diffuso nelle zone artiche di Europa, Asia e America.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1134\nCPU time usage: 0.256 seconds\nReal time usage: 0.292 seconds\nPreprocessor visited node count: 504/1000000\nPreprocessor generated node count: 6203/1500000\nPost‐expand include size: 6594/2048000 bytes\nTemplate argument size: 971/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Gulo gulo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Gulo gulo"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":529.2,"end":559.2},"art":"Ovis aries","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>La <b>pecora</b> (<i>Ovis aries</i>, Linnaeus 1758) è un mammifero, della famiglia dei bovidi, genere <i>Ovis</i>.</p>\n<p>Si tratta di un animale addomesticato in epoca antichissima, diffuso attualmente in ogni continente. Vive principalmente in greggi, per gestire i quali l'uomo si affida spesso a cani pastore.</p>\n<p>Il nome pecora (lat. <i>pecus</i> \"bestiame di piccolo taglio\" passato poi ad identificare un singolo animale) è riservato all'adulto femmina, il maschio della specie si chiama <b>ariete</b> o <b>montone</b>, mentre il piccolo è denominato <b>agnello</b> fino ad un anno di età.</p>\n<p>L'età di una pecora si stabilisce dal grado di usura degli incisivi, che come in tutti i Bovidi sono presenti esclusivamente nella mandibola, mentre la mascella presenta nella zona corrispondente da una formazione ossea continua. Gli agnelli, alla nascita, hanno otto denti da latte provvisori. Ad un anno i due incisivi frontali sono sostituiti da quelli permanenti; all'età di due anni si aggiungono altri due incisivi permanenti e fra i 3-4 anni si completa la dentizione permanente per arrivare intorno al quarto anno d'età agli otto incisivi definitivi.</p>\n<p>La pecora è di carattere molto timido ma, al contrario di quanto si possa pensare, è molto intelligente e dotata di molta memoria e facilità di apprendimento. Generalmente il vello delle pecore è marcatamente folto e fitto, estremamente riscaldante e di rapida crescita; è solitamente di colore bianco, biancastro, bianco sporco, talvolta anche nocciola. Spesso nei piccoli agnelli, il pelo, non ancora lanoso, può essere transitoriamente molto scuro, quasi nero.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1137\nCPU time usage: 0.232 seconds\nReal time usage: 0.264 seconds\nPreprocessor visited node count: 483/1000000\nPreprocessor generated node count: 6386/1500000\nPost‐expand include size: 4808/2048000 bytes\nTemplate argument size: 775/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Ovis aries\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Ovis aries"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":569.5,"end":599.5},"art":"Cane da slitta","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>Il <b>cane da slitta</b> è un cane addestrato al traino di slitte generalmente su superfici innevate o ghiacciate. Le razze più utilizzate a questo scopo sono Husky o Malamute.</p>\n<p>Gli Inuit hanno utilizzato per secoli la slitta trainata da cani come mezzo di locomozione, ma esso è stato a poco a poco sostituito dalle più moderne motoslitte.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1200\nCPU time usage: 0.052 seconds\nReal time usage: 0.062 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 4/1500000\nPost‐expand include size: 0/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Cane da slitta\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Cane da slitta"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":615,"end":645},"art":"Siberian Husky","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a3/Black-Magic-Big-Boy.jpg/230px-Black-Magic-Big-Boy.jpg\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>Siberian Husky</b> è un cane di taglia media di lontana origine siberiana. È una razza da lavoro anche se è diventato fra i più apprezzati cani da compagnia.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1141\nCPU time usage: 0.072 seconds\nReal time usage: 0.092 seconds\nPreprocessor visited node count: 167/1000000\nPreprocessor generated node count: 1511/1500000\nPost‐expand include size: 3244/2048000 bytes\nTemplate argument size: 982/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 5/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Siberian Husky\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Siberian Husky"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":713.1,"end":743.1},"art":"Canis lupus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>lupo grigio</b> (<i>Canis lupus</i>, Linnaeus 1758), o semplicemente <b>lupo</b>, è un mammifero placentato appartenente alla famiglia dei Canidi.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1198\nCPU time usage: 0.212 seconds\nReal time usage: 0.252 seconds\nPreprocessor visited node count: 551/1000000\nPreprocessor generated node count: 6648/1500000\nPost‐expand include size: 8418/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1679/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Canis lupus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Canis lupus"},{"id":"wk-10","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":794.4,"end":824.4},"art":"Zolfo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/dd/Orthorhombic.svg/32px-Orthorhombic.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Lo <b>zolfo</b> è l'elemento chimico nella tavola periodica con simbolo <b>S</b> (dal latino <i>sulfur</i>) e numero atomico 16. È un non metallo inodore, insapore, molto abbondante; la sua forma più nota e comune è quella cristallina di colore giallo intenso; è presente sotto forma di solfuri e solfati in molti minerali, e si ritrova spesso puro nelle regioni con vulcani attivi. È un elemento essenziale per tutti gli esseri viventi, dove è presente in due amminoacidi, la cisteina e la metionina, e di conseguenza in molte proteine. In campo industriale si usa soprattutto per ricavarne fertilizzanti, ma anche per polvere da sparo, lassativi, insetticidi e fungicidi. Inoltre, lo zolfo - in buona parte ricavato come scoria di raffinazione degli idrocarburi - si trova in alcuni disinfettanti, trova largo impiego nell'agricoltura (ove è impiegato per le sue proprietà fungicide, ad esempio per combattere fitopatologie come l'oidio), è presente nella testa dei fiammiferi e nell'ebanite.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1194\nCPU time usage: 0.612 seconds\nReal time usage: 0.660 seconds\nPreprocessor visited node count: 2546/1000000\nPreprocessor generated node count: 8363/1500000\nPost‐expand include size: 205149/2048000 bytes\nTemplate argument size: 4952/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.019s\nLua memory usage: 800 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Zolfo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Zolfo"},{"id":"wk-11","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":834.5,"end":864.5},"art":"Alce","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>L'<b>alce</b> (<i>Alces alces</i>, Linnaeus 1758) è il più grande cervide esistente, e si distingue dagli altri membri della stessa famiglia per la forma dei palchi (che è comune, ma scientificamente scorretto, definire corna) dei maschi. Queste salgono come raggi cilindrici su ogni lato, proiettati ad angolo retto dalla linea mediana del cranio, e si dividono a forchetta dopo breve distanza. La punta inferiore della forchetta può essere semplice oppure divisa in due o tre protuberanze, talvolta appiattite.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1201\nCPU time usage: 0.192 seconds\nReal time usage: 0.227 seconds\nPreprocessor visited node count: 523/1000000\nPreprocessor generated node count: 6554/1500000\nPost‐expand include size: 6587/2048000 bytes\nTemplate argument size: 976/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Alces alces\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Alces alces"}]}

Alla scoperta della natura - Inverno svedese

 

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