{"video":[],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":114,"end":144},"art":"Kyoto","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/df/Flag_of_Kyoto_City.svg/125px-Flag_of_Kyoto_City.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p><b>Kyoto</b> <span style=\"font-weight: normal\">(<span class=\"t_nihongo_kanji\" lang=\"ja\" xml:lang=\"ja\">京都市</span><span class=\"t_nihongo_virgola\" style=\"display:none\">,</span> <i><span class=\"t_nihongo_romaji\">Kyōto-shi</span></i><span class=\"t_nihongo_aiuto\"><span class=\"t_nihongo_icona\" style=\"color:#00e;font:bold 80% sans-serif;text-decoration:none;padding:0 .1em;\"></span></span>)</span> è una città del Giappone di quasi 1,5 milioni di abitanti, che nel passato fu la capitale del paese per più di un millennio (precisamente dal 794 al 1868) e che è oggi il capoluogo dell'omonima Prefettura. La città, nota anche come \"la città dei mille templi\", essendo stata quasi interamente risparmiata dalla seconda guerra mondiale, è considerata il più grande reliquiario della cultura giapponese, e per questo inserita nei siti protetti dall'UNESCO. È una sede universitaria di importanza nazionale e centro culturale di livello mondiale.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.524 seconds\nReal time usage: 0.602 seconds\nPreprocessor visited node count: 2438/1000000\nPreprocessor generated node count: 17973/1500000\nPost‐expand include size: 27119/2048000 bytes\nTemplate argument size: 4340/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 28/40\nExpensive parser function count: 6/500\nLua time usage: 0.012s\nLua memory usage: 776 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Kyoto\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Kyoto"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":180,"end":240},"art":"Geisha","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>La <b>geisha</b> <span style=\"font-weight: normal\">(<span class=\"t_nihongo_kanji\" lang=\"ja\" xml:lang=\"ja\">芸者</span><span class=\"t_nihongo_norom\" style=\"display:none\"><span class=\"t_nihongo_virgola\" style=\"display:none\">,</span> <i><span class=\"t_nihongo_romaji\"><b>geisha</b></span></i></span><span class=\"t_nihongo_aiuto\"><span class=\"t_nihongo_icona\" style=\"color:#00e;font:bold 80% sans-serif;text-decoration:none;padding:0 .1em;\"></span></span>)</span> o <b>gheiscia</b> è una tradizionale artista e intrattenitrice giapponese, le cui abilità includono varie arti, quali la musica, il canto e la danza. Le geisha erano molto comuni tra il XVIII e il XIX secolo, ed esistono tutt'oggi, benché il loro numero stia man mano diminuendo. Nel mondo moderno e soprattutto in Occidente vengono erroneamente assimilate a prostitute.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.100 seconds\nReal time usage: 0.132 seconds\nPreprocessor visited node count: 187/1000000\nPreprocessor generated node count: 1572/1500000\nPost‐expand include size: 4110/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1083/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 4/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Geisha\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Geisha"},{"id":"tx-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":336,"end":366},"title":"Peter Macintosh","text":"<p><a href=\"http://petermacintosh.com/\">http://petermacintosh.com/</a></p>\n\n<p>&nbsp;</p>\n"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":384,"end":414},"art":"Periodo Edo","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>Il <b>periodo Edo</b> (1603-1868) indica quella fase della storia del Giappone in cui la famiglia Tokugawa detenne attraverso il bakufu il massimo potere politico e militare nel paese. Noto anche come <b>periodo Tokugawa</b>, tale fase storica prende il nome dalla capitale Edo, sede dello Shōgun, ribattezzata Tokyo nel 1869.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.124 seconds\nReal time usage: 0.163 seconds\nPreprocessor visited node count: 144/1000000\nPreprocessor generated node count: 694/1500000\nPost‐expand include size: 11637/2048000 bytes\nTemplate argument size: 4703/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 6/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Periodo Edo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Periodo Edo"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":545,"end":575},"art":"Okiya","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p>Il termine <i><b>okiya</b></i> <span style=\"font-weight: normal\">(<span class=\"t_nihongo_kanji\" lang=\"ja\" xml:lang=\"ja\">置屋</span><span class=\"t_nihongo_norom\" style=\"display:none\"><span class=\"t_nihongo_virgola\" style=\"display:none\">,</span> <i><span class=\"t_nihongo_romaji\"><i><b>okiya</b></i></span></i></span><span class=\"t_nihongo_aiuto\"><span class=\"t_nihongo_icona\" style=\"color:#00e;font:bold 80% sans-serif;text-decoration:none;padding:0 .1em;\"></span></span>)</span> indica le \"case delle geisha\". Sono infatti così chiamate, a Kyōto, le residenze nelle quali vengono addestrate e ospitate le giovani <i>maiko</i>, le allieve nell’arte della <i>geisha</i>, mentre studiano presso il <i>Kaburenjō</i> (la sede del teatro e della scuola) del loro <i>hanamachi</i> (distretto).<br></p>\n<p>La proprietaria e direttrice di una <i>okiya</i> viene appellata come <i>okasan</i> (madre), di solito si tratta di una <i>geisha</i> che ha lasciato la professione o poiché si è sposata o per l’avanzare dell’età. Nella stessa <i>okiya</i> possono convivere una o più <i>maiko</i> e una o più <i>geisha</i>. Quando una <i>geiko</i> raggiunge l'indipendenza economica, saldando tutti i debiti che ha accumulato negli anni con la propria <i>okiya</i>, grazie al grande successo artistico o alla benevolenza di un <i>danna</i> (patrono) allora può lasciare la casa comune e andare a vivere altrove. Formalmente comunque resta sempre legata alla <i>okiya</i> di provenienza, per tutta la durata della carriera artistica, come testimonia il suo stesso nome che prevede un carattere cinese in comune con quello della casa in cui si è formata. Può anche accadere che la <i>okasan</i> decida di adottare una <i>geisha</i> come sua figlia (<i>musume</i>), affinché abbia il privilegio di essere la futura erede (<i>atotori</i>) della casa. In questo caso la <i>geisha</i> resta a vivere nella <i>okiya</i>: tutti i debiti vengono così annullati ma tutti i suoi guadagni, da quel momento, andranno a confluire nelle casse della <i>geisha house</i>.<br></p>\n<p>Venire accettate in una <i>okiya</i> non è semplice. Innanzitutto bisogna essere presentate alla <i>okasan</i> da qualcuno che sia in stretto contatto con la casa. Quindi la direttrice si reca personalmente presso la casa dell’aspirante <i>maiko</i> per avere un colloquio con lei e con i suoi genitori, spiegando dettagliatamente in cosa consiste l’apprendistato di un’allieva <i>geiko</i>. Se la <i>okasan</i> ritiene la fanciulla idonea, e se questa ha terminato la scuola dell’obbligo, allora può iniziare a vivere nella <i>okiya</i> e a seguire le lezioni nelle varie arti e discipline.<br></p>\n<p>Una <i>geisha</i> che si forma secondo la tradizione godrà di un maggior rispetto tra le sue compagne. Le <i>maiko</i> oggi continuano ad esistere in pratica solo nella città di Kyoto. L'essere accolta in una <i>okiya</i> di Kyoto, bastione della tradizione del <i>karyūkai</i> (il mondo del fiore e del salice), è dunque un grande onore.<br></p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.096 seconds\nReal time usage: 0.120 seconds\nPreprocessor visited node count: 52/1000000\nPreprocessor generated node count: 300/1500000\nPost‐expand include size: 1464/2048000 bytes\nTemplate argument size: 164/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 3/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Okiya\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Okiya"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":715.5,"end":745.5},"art":"Maiko","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p><i><b>Maiko</b></i> <span style=\"font-weight: normal\">(<span class=\"t_nihongo_kanji\" lang=\"ja\" xml:lang=\"ja\">舞妓</span><span class=\"t_nihongo_norom\" style=\"display:none\"><span class=\"t_nihongo_virgola\" style=\"display:none\">,</span> <i><span class=\"t_nihongo_romaji\"><i><b>Maiko</b></i></span></i></span><span class=\"t_nihongo_aiuto\"><span class=\"t_nihongo_icona\" style=\"color:#00e;font:bold 80% sans-serif;text-decoration:none;padding:0 .1em;\"></span></span>)</span> è il termine con cui si definisce un'apprendista geisha nel Giappone occidentale, specialmente a Kyoto.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.116 seconds\nReal time usage: 0.134 seconds\nPreprocessor visited node count: 59/1000000\nPreprocessor generated node count: 485/1500000\nPost‐expand include size: 1305/2048000 bytes\nTemplate argument size: 134/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 6/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Maiko\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Maiko"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":911.5,"end":941.5},"art":"Kimono","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p>Il <b>kimono</b> <span style=\"font-weight: normal\">( <span class=\"t_nihongo_kanji\" lang=\"ja\" xml:lang=\"ja\">着物</span><span class=\"t_nihongo_norom\" style=\"display:none\"><span class=\"t_nihongo_virgola\" style=\"display:none\">,</span> <i><span class=\"t_nihongo_romaji\"><b>kimono</b></span></i></span><span class=\"t_nihongo_aiuto\"><span class=\"t_nihongo_icona\" style=\"color:#00e;font:bold 80% sans-serif;text-decoration:none;padding:0 .1em;\"></span></span> letteralmente <i>cosa da indossare</i> quindi <i>abito</i>)</span> è un indumento tradizionale giapponese nonché il costume nazionale giapponese. In italiano è largamente usata anche la grafia adattata <b>chimono</b>.</p>\n<p>In origine il termine \"kimono\" veniva usato per ogni tipo di abito; in seguito è passato ad indicare specificamente l'abito lungo portato ancor oggi da persone di entrambi i sessi e di tutte le età. Il kimono è molto simile agli abiti in uso durante la dinastia cinese Tang.</p>\n<p>Il kimono è una veste a forma di T, dalle linee dritte, che arriva fino alle caviglie, con colletto e maniche lunghe. Le maniche solitamente sono molto ampie all'altezza dei polsi, fino a mezzo metro. Tradizionalmente, le donne nubili indossano kimono con maniche estremamente lunghe che arrivano fin quasi a terra, chiamato <i>furisode</i>. La veste è avvolta attorno al corpo, sempre con il lembo sinistro sopra quello destro (tranne che ai funerali dove avviene il contrario), e fissato da un'ampia cintura annodata sul retro chiamata <i>obi</i>.</p>\n<p>Molti credono che il kimono sia l'uniforme utilizzata nella pratica delle arti marziali giapponesi, dovuto spesso all'errata credenza diffusa nei film del genere, in realtà si usa il termine Keikogi per identificare l'abbigliamento per la pratica delle discipline marziali. Il kimono viene generalmente abbinato a delle calzature tradizionali giapponesi, specialmente ai sandali <i>geta</i> e <i>zori</i> (simili alle infradito) e a dei calzini che dividono l'alluce dalle altre dita chiamati <i>tabi</i>.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.100 seconds\nReal time usage: 0.121 seconds\nPreprocessor visited node count: 54/1000000\nPreprocessor generated node count: 312/1500000\nPost‐expand include size: 1601/2048000 bytes\nTemplate argument size: 263/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 4/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Kimono\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Kimono"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1023.4,"end":1053.4},"art":"Obi (cintura)","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>L'<b>obi</b> <span style=\"font-weight: normal\">(<span class=\"t_nihongo_kanji\" lang=\"ja\" xml:lang=\"ja\">帯, おび</span><span class=\"t_nihongo_norom\" style=\"display:none\"><span class=\"t_nihongo_virgola\" style=\"display:none\">,</span> <i><span class=\"t_nihongo_romaji\"><b>obi</b></span></i></span><span class=\"t_nihongo_aiuto\"><span class=\"t_nihongo_icona\" style=\"color:#00e;font:bold 80% sans-serif;text-decoration:none;padding:0 .1em;\"></span></span>)</span> è una fusciacca o cintura tipica giapponese indossata principalmente con i kimono e i keikogi sia da uomini che da donne.</p>\n<p>Questa cintura nacque nel periodo Kamakura (1185-1333) grazie all'abbandono da parte della donna degli <i>hakama</i> (pantaloni larghi indossati sotto il kimono) e dunque all'allungamento del <i>kosode</i> (kimono a maniche corte) che rimanendo aperto nella parte anteriore aveva bisogno di una cintura che lo tenesse fermo. L'obi si evolse durante il periodo Edo, in quanto la nuova corrente artistica d'abbigliamento imponeva su alcuni modelli di kimono delle maniche molte lunghe e larghe che cambiavano le proporzioni all'abito; in questo modo l'Obi crebbe sempre di più fino ad impedire i movimenti alle donne che con il passare del tempo lo fecero scivolare nella parte posteriore dell'abito, dove si standardizzò nel XX secolo.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.096 seconds\nReal time usage: 0.116 seconds\nPreprocessor visited node count: 49/1000000\nPreprocessor generated node count: 302/1500000\nPost‐expand include size: 1451/2048000 bytes\nTemplate argument size: 157/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 3/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Obi (cintura)\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Obi (cintura)"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1091.4,"end":1121.4},"art":"Tabi","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p>I <b>tabi</b> <span style=\"font-weight: normal\">(<span class=\"t_nihongo_kanji\" lang=\"ja\" xml:lang=\"ja\">足袋</span><span class=\"t_nihongo_norom\" style=\"display:none\"><span class=\"t_nihongo_virgola\" style=\"display:none\">,</span> <i><span class=\"t_nihongo_romaji\"><b>tabi</b></span></i></span><span class=\"t_nihongo_aiuto\"><span class=\"t_nihongo_icona\" style=\"color:#00e;font:bold 80% sans-serif;text-decoration:none;padding:0 .1em;\"></span></span>)</span> sono dei calzini tradizionali di cotone giapponesi che arrivano all'altezza della caviglia e che separano l'alluce dalle altre dita del piede. Risalgono al XVI secolo ed hanno raggiunto un picco di popolarità durante il periodo Edo (1603 - 1867).</p>\n<p>A differenza dei normali calzini, che quando indossati aderiscono perfettamente al piede perché fatti di materiale elastico, i tabi vengono tradizionalmente creati con due lembi di stoffa non elastica; hanno quindi un'apertura sul retro per permettere al piede di scivolare dentro e naturalmente dei bottoni per chiudere l'apertura.</p>\n<p>Sembra che la parola tabi derivi dal termine <i>tanbi</i>, che significa <i>un livello di pelle</i>. In antichità erano fatti di cuoio e venivano portati dalle classi più agiate e dai samurai.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.096 seconds\nReal time usage: 0.119 seconds\nPreprocessor visited node count: 113/1000000\nPreprocessor generated node count: 700/1500000\nPost‐expand include size: 1500/2048000 bytes\nTemplate argument size: 154/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 3/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Tabi\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Tabi"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":2231.4,"end":2261.4},"art":"Mizuage","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p>Il <b>mizuage</b> ( 水揚げ ricevere o dare le acque) era una cerimonia che rappresentava una tappa fondamentale nella vita di una geisha fino al 1958: determinava il passaggio da ragazza a donna vera e propria ed era un requisito indispensabile per divenire una geisha a tutti gli effetti. Il mizuage era una tradizione che prevedeva \"acquisto\" della verginità di un'apprendista geisha (maiko nel quartiere di Gion, a Kyoto). Per questo si offrivano somme di denaro anche considerevoli, che trasformavano questo processo in una vera e propria asta.<br>\nSi occupava di tutto la <b>okasan</b>, la \"madre\", con la collaborazione della <b>onesan</b>, la \"prottetrice\" (letteralmente \"sorella maggiore\") dell' apprendista in questione, dalla scelta del cliente all'organizzazione del rituale. Ovviamente la cifra rimaneva nell'<b>okiya</b>, ovvero nella casa di geishe della okasan, dove la maiko era stata ospitata fino a quel momento ed una percentuale andava alla \"sorella maggiore\". Il denaro serviva a coprire parzialmente il debito accumulato dalla maiko per la sua istruzione e il suo mantenimento. Dopo il mizuage, la acconciatura della maiko passava da wareshinobu a ofuku (da non confondere con la cerimonia di \"cambio del colletto\", la erikae, che segnava il passaggio all'età adulta attraverso il cambio del colletto indossato sulla sottoveste, da rosso a bianco: questa prevedeva che la geisha, o geiko nel quartiere di Gion, sapesse muoversi e gestirsi autonomamente nel mondo del salice e del fiore). L'età media prevista per il mizuage era di 14 anni. Essendo evidente il fatto, chiunque poteva rendersi conto se il mizuage era avvenuto o no: maiko che aveva passato i 14 anni e non aveva ancora subito la deflorazione viveva una situazione di forte imbarazzo, era additata alle spalle dagli altri membri del quartiere e veniva accusata di non saper attirare un <b>danna</b>, cioè un specie di finanziatore/protettore e patrono della geisha, indispensabile per la sopravvivenza di queste artiste. Per questo motivo esistevano dei \"defloratori\" di professione esperti in mizuage.</p>\n<p>Attualmente questa pratica è caduta in disuso.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.432 seconds\nReal time usage: 0.463 seconds\nPreprocessor visited node count: 3537/1000000\nPreprocessor generated node count: 11315/1500000\nPost‐expand include size: 3006/2048000 bytes\nTemplate argument size: 813/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Mizuage\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Mizuage"},{"id":"wk-10","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":74.1,"end":104.1},"art":"Giappone","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/9e/Flag_of_Japan.svg/125px-Flag_of_Japan.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>Giappone</b> <span style=\"font-weight: normal\">(<span class=\"t_nihongo_kanji\" lang=\"ja\" xml:lang=\"ja\">日本</span><span class=\"t_nihongo_virgola\" style=\"display:none\">,</span> <i><span class=\"t_nihongo_romaji\">Nihon o Nippon</span></i><span class=\"t_nihongo_aiuto\"><span class=\"t_nihongo_icona\" style=\"color:#00e;font:bold 80% sans-serif;text-decoration:none;padding:0 .1em;\"></span></span>, ufficialmente 日本国 <i>Nihon-koku</i> o <i>Nippon-koku</i>)</span> è uno Stato insulare dell'Asia orientale.</p>\n<p>Situato nell'Oceano Pacifico, si trova ad est di Mar del Giappone, Cina, Corea del Nord, Corea del Sud e Russia; e si snoda dal Mare di Ohotsk nel nord, fino al Mar Cinese orientale e Taiwan nel sud.</p>\n<p>Il Giappone è un arcipelago composto da 6&nbsp;852 isole; le quattro isole più grandi sono: Honshū, Hokkaidō, Kyūshū e Shikoku, che da sole rappresentano circa il 97% della superficie terrestre del Giappone. Molte isole sono montagne, alcune di origine vulcanica; per esempio, la vetta più alta del Giappone, il Monte Fuji è un vulcano attivo. Con una popolazione di circa 128 milioni di individui, il Giappone risulta essere la decima nazione più popolosa al mondo. La Grande Area di Tōkyō, che include la città di Tōkyō e numerose prefetture confinanti, è di fatto la più grande area metropolitana del mondo, con oltre 30 milioni di residenti.</p>\n<p>Ricerche archeologiche indicano che l'arcipelago è abitato dal Paleolitico superiore. La prima menzione scritta sul Giappone inizia con una breve apparizione in un libro di storia cinese del primo secolo a.C. Alle influenze provenienti dal mondo esterno seguì un lungo periodo di isolamento che ha caratterizzato profondamente la storia del Giappone. Fin dall'adozione dell'attuale costituzione, il Giappone mantiene una monarchia parlamentare con un imperatore e un parlamento eletto, la Dieta.</p>\n<p>Tra le grandi potenze, il Giappone ha la terza maggiore economia per prodotto interno lordo e la quarta maggiore per potere d'acquisto, è anche il quarto maggiore esportatore e il sesto maggiore importatore a livello mondiale. Inoltre il Giappone è l'unico Stato asiatico ad essere membro del G8, è membro del G7 ed attualmente è un membro non permanente del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il Paese ha un moderno apparato militare utilizzato per l'autodifesa e per missioni di pace, e ha riottenuto il diritto di dichiarare guerra (cosa che dal 1945 non poteva fare).</p>\n<p>Il Giappone è un paese sviluppato con uno standard di vita molto elevato (ottavo a livello mondiale), inoltre i cittadini giapponesi hanno la maggiore aspettativa di vita al mondo e il tasso di mortalità infantile è il terzo più basso.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1198\nCPU time usage: 0.228 seconds\nReal time usage: 0.268 seconds\nPreprocessor visited node count: 516/1000000\nPreprocessor generated node count: 3054/1500000\nPost‐expand include size: 8916/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2543/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 4/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Giappone\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Giappone"}]}

Il Giappone e il mistero delle geishe

 

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