{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":863,"end":1539},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":957,"end":1539},"spot":null,"idx":1,"id":"vd-1","videoId":1},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1204,"end":1539},"spot":null,"idx":2,"id":"vd-2","videoId":2},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1372,"end":1539},"spot":null,"idx":3,"id":"vd-3","videoId":3}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":33.8,"end":63.8},"art":"Scoiattolo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p>Lo <b>scoiattolo</b> (<i>Sciurus vulgaris</i>) è un roditore di taglia medio-piccola (40 cm) della famiglia degli Sciuridae, che comprende molte altre specie come la marmotta e il cane della prateria.</p>\n<p>In verità, al genere <i>Sciurus</i> e ai suoi parenti più prossimi appartengono diverse specie di animali che vanno sotto il nome comune di \"scoiattolo\". La specie più nota è certamente lo scoiattolo europeo, rosso col pelo del petto più chiaro. In Italia la varietà rossa arriva fino alla Tuscia e all'Umbria. Più a sud viene sostituita dalla varietà nera, caratteristica dei boschi dell'Appennino dall'Abruzzo all'Aspromonte (ma se ne trova una piccola popolazione anche a Villa Ada, al centro di Roma, da non confondersi con le tamie introdotte dall'uomo).</p>\n<p>Lo scoiattolo è un animale arboricolo, abile saltatore, e per questo legato agli ambienti silvani. Si nutre di noci, ghiande, funghi e frutta, delle quali fa cospicue scorte durante la stagione estiva, immagazzinandole in dispense ben nascoste, per poi attingerne nei periodi di scarsità (salvo dimenticarsene, collaborando così alla disseminazione delle piante). I principali predatori dello scoiattolo sono la martora (<i>Martes martes</i>), il gatto selvatico (<i>Felis silvestris</i>) e diverse specie di rapaci.</p>\n<p><span title=\"Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.\" style=\"background:#ffeaea; color:#444444\">Le popolazioni italiane (ed europee in generale) di <i>Sciurus vulgaris</i> sono fortemente minacciate dalla diffusione incontrollata di una specie introdotta (alloctona) dall'uomo nel secolo passato, l'americano Sciurus carolinensis (lo scoiattolo grigio), che possedendo un tasso riproduttivo più elevato e una maggiore adattabilità (in una parola, una maggiore idoneità biologica o fitness) sta velocemente sostituendo la specie nostrana laddove le due vengono in contatto. In Italia ciò sta succedendo in Piemonte e in Liguria, dove la rarefazione della specie rossa è ormai un dato di fatto. Un programma di eradicazione di questa specie, proposto dagli ecologi, è stato avversato da ambientalisti.</span></p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.204 seconds\nReal time usage: 0.250 seconds\nPreprocessor visited node count: 578/1000000\nPreprocessor generated node count: 8452/1500000\nPost‐expand include size: 10163/2048000 bytes\nTemplate argument size: 4039/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Scoiattolo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Scoiattolo"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":143.7,"end":173.7},"art":"Parco naturale regionale del Beigua","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/ae/Arenzano_ParcoBeigua.jpg/280px-Arenzano_ParcoBeigua.jpg\"></div><br><div>\n<p>Il <b>Parco naturale regionale del Beigua</b> è un'area naturale protetta della Liguria in un territorio che si estende tra la provincia di Genova e quella di Savona e comprende il Monte Beigua.</p>\n<p>Del parco facevano parte tre comunità montane: la Comunità Montana Argentea, la Comunità Montana del Giovo e la Comunità Montana Valli Stura e Orba. Sede del parco è Arenzano.</p>\n<p>Nell'area del Parco si trovano molti sentieri escursionistici ed è attraversato dall'Alta Via dei Monti Liguri.</p>\n<p>Il Parco è dotato di un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.212 seconds\nReal time usage: 0.256 seconds\nPreprocessor visited node count: 800/1000000\nPreprocessor generated node count: 8283/1500000\nPost‐expand include size: 6004/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1986/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 14/40\nExpensive parser function count: 2/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Parco naturale regionale del Beigua\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Parco naturale regionale del Beigua"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":240.5,"end":270.5},"art":"Biancone","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>biancone</b> (<i>Circaetus gallicus</i>, Gmelin 1788) appartiene alla sottofamiglia dei bianconi all'interno della famiglia degli accipitridi.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.192 seconds\nReal time usage: 0.231 seconds\nPreprocessor visited node count: 492/1000000\nPreprocessor generated node count: 6326/1500000\nPost‐expand include size: 7464/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1191/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Circaetus gallicus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Circaetus gallicus"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":326.9,"end":356.9},"art":"Falco pecchiaiolo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>falco pecchiaiolo occidentale</b> (<i><b>Pernis apivorus</b></i>), detto in dialetto calabrese anche <b>adorno</b>, è un uccello rapace appartenente alla famiglia degli Accipitridi. Si nutre soprattutto di insetti, anche se in inverno (ma non solo) non disdegna piccoli rettili e anfibi, uova, piccoli uccelli e piccoli mammiferi. È goloso anche di miele.</p>\n<p>È grande all'incirca quanto una poiana e il suo piumaggio è assai variabile con tre caratteristiche bande scure sulla coda.</p>\n<p>Il falco pecchiaiolo occidentale è un uccello migratore di lunga distanza che trascorre l'inverno a sud del Sahara e giunge in Europa a primavera per nidificare passando soprattutto dallo stretto di Gibilterra, dalla Sicilia e lo Stretto di Messina, e dalla Turchia (ad ovest ed est del Mar Nero).</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.236 seconds\nReal time usage: 0.279 seconds\nPreprocessor visited node count: 409/1000000\nPreprocessor generated node count: 5963/1500000\nPost‐expand include size: 5358/2048000 bytes\nTemplate argument size: 757/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Pernis apivorus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Pernis apivorus"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":386.7,"end":416.7},"art":"Prispolone","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>Prispolone</b> (<i>Anthus trivialis</i> Linnaeus 1758), è un uccello insettivoro della famiglia dei Motacillidae, che è possibile osservare in Europa, Asia, ed Africa. Predilige i boschi sia di pianura che di montagna. 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Infatti, ivi ci si pu&amp;ograve; imbattere in depositi di grandi blocchi e da rilievi rocciosi che gi&amp;agrave; nel passato attirarono l&amp;#39;attenzione di molti geologi.</p>\n\n<p><a href=\"http://www.parcobeigua.it/geopark/BlockStream.html\" target=\"_blank\">Continua a leggere...</a></p>\n"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":482.6,"end":512.6},"art":"Piro piro boschereccio","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>piro-piro boschereccio</b> (<i><b>Tringa glareola</b></i>, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia degli Scolopacidae dell'ordine dei Charadriiformes.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.652 seconds\nReal time usage: 0.710 seconds\nPreprocessor visited node count: 5434/1000000\nPreprocessor generated node count: 17294/1500000\nPost‐expand include size: 8724/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1600/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 2/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Tringa glareola\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Tringa glareola"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":604.1,"end":634.1},"art":"Drosera","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p><i><b>Drosera</b></i> L., 1753 è un genere di piante carnivore della famiglia delle Droseraceae, dotate di trappole adesive.</p>\n<p>Include oltre 150 specie distribuite principalmente in Australia, Africa e Sud America, con un numero limitato di specie diffuse nell'emisfero nord.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.152 seconds\nReal time usage: 0.187 seconds\nPreprocessor visited node count: 337/1000000\nPreprocessor generated node count: 4735/1500000\nPost‐expand include size: 3769/2048000 bytes\nTemplate argument size: 575/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Drosera\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Drosera"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":647.3,"end":677.3},"art":"Tricotteri","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Negli ecosistemi delle acque dolci, specialmente nei corpi d’acqua superficiali dell’areale paleartico, i <b>Tricotteri</b> (<b>Trichoptera</b> <span style=\"font-variant: small-caps\">Kirby</span>, 1813) sono uno degli Ordini più importanti di Insetti acquatici in quanto componeti di catene trofiche complesse e per il fatto che la loro biologia interagisce con interi comparti di organismi fluviali.</p>\n<p>Sono insetti anfibiotici poiché, da adulti, sono aericoli, anche se volatori di scarsa abilità, mentre i loro stadi pre-immaginali sono acquatici.</p>\n<p>Secondo R.Fitter l’ordine presenta importanti affinità con un gruppo di lepidotteri zeuglopteri, Micropterigidae</p>\n\n<p>Quest’ultimo elemento, però, è contestato da alcuni lepidotterologi per i quali l’apparato boccale sarebbe un apparato masticatore <i>regredito</i>, con mandibole ridotte e talvolta funzionante come lambente.</p>\n<p>Ciò nonostante, tutti gli autori sono sostanzialmente concordi nel riconoscere affinità con i Lepidotteri anche per il fatto decisivo che</p>\n\n<p>I <b>Tricotteri</b> sono quasi sempre acquatici negli stadi pre-immaginali. Hanno dimensioni piccole o medie, raramente grandi, con livree di colori generalmente poco vivaci, raramente variegate o metalliche. Solo raramente presentano forme brachittere, microttere o sub-attere. Sono spesso igrofili e/o lucifughi; poche specie sono diurne. Hanno volo incerto, poco sostenuto. Generalmente volano isolati o in gruppi. Molte specie sono cavernicole (Stenophylacini) ma si tratta di troglosseni ed una sola specie (<i>Wormaldia subterranea</i> <small>RAD</small>.) è conosciuta come troglobia.</p>\n<p>Le larve sono oligopode, anoiche o evoiche, con tegumenti in parte sclerificati ed in parte membranacei. Pupe exarate e dectiche. La caratteristica più nota dei Tricotteri è quella che le loro larve, con la sola secrezione sericea o con l'aggiunta di sabbia, pietruzze ed elementi vegetali vari, si costruiscono dei ricoveri (<i>foderi</i>) mobili oppure fissi dalle forme e dimensioni più svariate (lunghi da 3&amp;nbsp;mm fino a 8&amp;nbsp;cm) nei quali poi metamorfosano (o anche metamorfosano in loggette fisse costruite dalle larve per affrontare la ninfosi). Poche specie vivono libere allo stadio larvale.</p>\n<p>Secondo Moretti le larve <i>stenoterme</i> e <i>reofile</i> dipendono direttamente dalla temperatura e dal flusso d'acqua per cui muoiono immediatamente in ambienti stagnanti mentre quelle di tipo <i>limnofilo</i> ed <i>eurirtermo</i> sono capaci di resistere a forti varizioni di questi fattori.</p>\n<p>I Tricotteri sono conosciuti come fossili dal Trias e dal Giura.L'ordine comprende 5400 specie (330 in Italia), raggruppate in 32 generi e 19 famiglie, di cui una quindicina presenti in Europa. Un tempo erano distinti in due sottordini: Annulipalpia ed Integripalpia.</p>\n<p>Sono insetti endopterigoti ed olometaboli, normalmente ovipari (solo <i>Notanatolica vivipara</i> <small>WOOD-MASS</small>. È conosciuta come vivipara), a riproduzione anfigonica, anche se alcune entità che presentano notevole spanandrìa si suppongono partenogenetiche.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.204 seconds\nReal time usage: 0.260 seconds\nPreprocessor visited node count: 476/1000000\nPreprocessor generated node count: 6163/1500000\nPost‐expand include size: 6573/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1818/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Trichoptera\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Trichoptera"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":690.2,"end":720.2},"art":"Triturus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p><i><b>Triturus</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Rafinesque, 1815</span> è un genere di anfibi caudati della famiglia Salamandridae, comunemente noti come <b>tritoni</b>.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.400 seconds\nReal time usage: 0.464 seconds\nPreprocessor visited node count: 2350/1000000\nPreprocessor generated node count: 17204/1500000\nPost‐expand include size: 7627/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1620/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 2/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Triturus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Triturus"},{"id":"wk-10","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":740.6,"end":770.6},"art":"Capriolo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>capriolo</b> (<i>Capreolus capreolus</i>, Linnaeus 1758) è un ungulato che vive in Europa e Asia. Ha palchi corti, in genere con 3 punte per lato nei soggetti adulti. Il corpo è di un colore tra il rosso ed il marrone, il muso verso il grigio; è molto veloce e grazioso e vive su altipiani e montagne.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.260 seconds\nReal time usage: 0.307 seconds\nPreprocessor visited node count: 497/1000000\nPreprocessor generated node count: 6400/1500000\nPost‐expand include size: 6417/2048000 bytes\nTemplate argument size: 944/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Capreolus capreolus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Capreolus capreolus"},{"id":"wk-11","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":805.2,"end":835.2},"art":"Picchio nero","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>picchio nero</b> (<i><b>Dryocopus martius</b></i> (<span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758</span>)) è un uccello appartenente alla famiglia Picidae, diffuso in Eurasia.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.288 seconds\nReal time usage: 0.327 seconds\nPreprocessor visited node count: 498/1000000\nPreprocessor generated node count: 6115/1500000\nPost‐expand include size: 7600/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1279/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Dryocopus martius\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Dryocopus martius"},{"id":"wk-12","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":863.1,"end":893.1},"art":"Falco pellegrino","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>falco pellegrino</b> (<i>Falco peregrinus</i>, Tunstall 1771) è una specie di falconide diffuso quasi in tutto il mondo: (Europa, Asia, Africa, Nordamerica, Sudamerica e Oceania). Nel nome scientifico la parola \"peregrinus\" (utilizzata per indicare la specie) fa riferimento al suo cappuccio nero che i pellegrini erano soliti indossare</p>\n<p>Il falco pellegrino è noto per l'elevata velocità che può raggiungere in picchiata durante la caccia, ritenuta superiore ai 320 km/h, il che lo rende il più veloce tra tutti gli animali.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.268 seconds\nReal time usage: 0.307 seconds\nPreprocessor visited node count: 493/1000000\nPreprocessor generated node count: 6329/1500000\nPost‐expand include size: 6763/2048000 bytes\nTemplate argument size: 978/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Falco peregrinus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Falco peregrinus"},{"id":"wk-13","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":919,"end":949},"art":"Processionaria","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La <b>Processionaria del pino</b> (<i><b>Thaumetopoea pityocampa</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Denis &amp;amp; Schiffermüller</span>, 1775) è un lepidottero appartenente alla famiglia Notodontidae.</p>\n<p>Si tratta di un insetto altamente distruttivo per le pinete poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.280 seconds\nReal time usage: 0.327 seconds\nPreprocessor visited node count: 544/1000000\nPreprocessor generated node count: 6333/1500000\nPost‐expand include size: 9509/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2856/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Thaumetopoea pityocampa\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Thaumetopoea pityocampa"},{"id":"wk-14","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1058.4,"end":1088.4},"art":"Merlo acquaiolo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>merlo acquaiolo</b> (<i>Cinclus cinclus</i>, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia dei Cinclidae.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.196 seconds\nReal time usage: 0.240 seconds\nPreprocessor visited node count: 504/1000000\nPreprocessor generated node count: 6269/1500000\nPost‐expand include size: 7189/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1090/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Cinclus cinclus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Cinclus cinclus"},{"id":"wk-15","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1115,"end":1145},"art":"Natrice dal collare","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La <b>biscia dal collare</b> o <b>natrice dal collare</b> (<i><b>Natrix natrix</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758</span>) è un colubride europeo non velenoso.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.176 seconds\nReal time usage: 0.219 seconds\nPreprocessor visited node count: 488/1000000\nPreprocessor generated node count: 6205/1500000\nPost‐expand include size: 6395/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1188/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Natrix natrix\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Natrix natrix"},{"id":"wk-16","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1177.2,"end":1207.2},"art":"Rospo comune","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>rospo comune</b> (<i>Bufo bufo</i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus</span>, 1758) è un anfibio anuro della famiglia Bufonidae, diffuso in Eurasia e nel nord-ovest dell'Africa.</p>\n<p>Il rospo comune è protetto dalla convenzione di Berna per la salvaguardia della fauna minore.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.232 seconds\nReal time usage: 0.272 seconds\nPreprocessor visited node count: 458/1000000\nPreprocessor generated node count: 6271/1500000\nPost‐expand include size: 5813/2048000 bytes\nTemplate argument size: 818/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Bufo bufo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Bufo bufo"},{"id":"wk-17","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1372.3,"end":1402.3},"art":"Volpe","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n\n\n\n\n\n<p>Con il nome comune di <b>volpe</b> vengono indicate 24 specie di mammiferi carnivori appartenenti alla famiglia dei Canidi, diffusi in America, Europa, Asia e Africa, dalla tundra artica al centro delle città. Il più vasto dei generi di volpe, <i>Vulpes</i>, è anche il genere di Canidi con la più ampia distribuzione e uno dei suoi membri, la volpe rossa, è il più diffuso e con ogni probabilità il più adattabile Carnivoro.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.540 seconds\nReal time usage: 0.599 seconds\nPreprocessor visited node count: 441/1000000\nPreprocessor generated node count: 6358/1500000\nPost‐expand include size: 4359/2048000 bytes\nTemplate argument size: 820/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.005s\nLua memory usage: 465 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Volpe\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Volpe"}]}

Dagli Appennini alle Alpi

 

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